Collaborazione e ottimismo. Sono state queste le parole d’ordine del convegno che si è svolto ieri durante Incontri del cinema d’essai, organizzati dalla Fice, in programma a Mantova dal 5 all’8 ottobre. A questo importante momento di incontro e confronto sul mercato cinematografico italiano nell’era del Coronavirus, che è stato condotto da Piera Detassis (presidente e direttore artistico accademia del cinema italiano – Premi David di Donatello), hanno preso parte numerosi esponenti del settore, delle associazioni di categoria e del Governo. Tra questo, Nicola Borrelli (direttore Generale Cinema e Audiovisivo del Mibact) ha voluto sottolineare l’impegno del Ministero che prevede ulteriori aiuti nei prossimi giorni: «Dobbiamo essere propositivi e pensare alle azioni da mettere in campo. Il Mibact in questi mesi difficili si è impegnato e ha messo in campo importanti risorse per dare ossigeno al settore cinema. Quello che posso dire è che siamo in attesa di un decreto che nei prossimi giorni dovrebbe dare un ulteriore incremento di risorse a sostegno del comparto. Si tratta di decine di milioni di euro. Quest’anno sono stati recuperati ben 650 milioni di euro a fronte dei 400 milioni ordinari. Per quanto riguarda il cinema sono stati messi in campo sostegni per la programmazione, 40 milioni di euro sono stati erogati per far fronte all’emergenza. Inoltre, è stato avviato il decreto Tax Credit per la distribuzione».
Mario Lorini (Presidente ANEC) ha ricordato l’impegno delle sale, incitando i colleghi-esercenti a resistere e a dare spazio ai film italiani: «Dobbiamo guardare avanti. Finora in Italia l’80% degli schermi è attivo. Dobbiamo resistere e restare aperti perché è il nostro lavoro, la nostra missione. Dobbiamo difendere questi presìdi di socialità e aggregazione culturale. L’ANEC è in continuo dialogo con il Ministero e oggi lo Stato ci ha dato una risposta positiva. Segnali che ci danno la possibilità di non arrenderci ora spetta anche a noi restare uniti dando al pubblico un’offerta nuova. Non possiamo aspettare che gli altri decidano per noi attendendo le uscite dei blockbuster americani. È tempo di dare più spazio al cinema italiano, al cinema di catalogo, agli eventi. Abbiamo bisogno gli uni degli altri».
Dello stesso avviso è il Presidente Agis, Carlo Fontana: «Nulla sarà come prima, dopo l’emergenza e questo deve essere uno spunto di lavoro per agire tutti insieme in tal senso».
Messaggi di moderato ottimismo sono stati lanciati dal palco dagli altri ospiti del dibattito. Dagli interlocutori dei circuiti europei come Sonia Ragone di Europa Cinemas e Christian Brauer Presidente CICAE che ribadiscono come la situazione in Europa sia difficile, ma come il comparto resiste tentando di dare un’offerta nuova al pubblico. I singoli Paesi stanno affrontando le rigide regole di sicurezza e la chiusura delle sale, in attesa del Ricovery Found (circa l’1% sarà riservato al settore cinema e audiovisivo): «Quello che possiamo fare – sottolinea Brauer – è di mantenere il contatto con il pubblico e aprirci alla cooperazione e al dialogo. Dobbiamo riflettere sulla diffusione delle piattaforme streaming e il coinvolgimento in tal senso dell’esercizio».
Ribadisce l’importanza della sala come luogo irrinunciabile per la visione il Vice Presidente dell’ANICA, Antonio Medici: «Le sale sono fondamentali per noi distributori-e aggiunge –Credo che il futuro del cinema passi da tre parole chiave: digitalizzazione, sicurezza e comunicazione».
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