Incassi Usa, nel 2023 superati i 9 miliardi di dollari al botteghino

La Universal è prima tra le major, in un anno che nonostante il successo di Greta Gerwig non è stato positivo per le registe

Siamo ancora lontani dall’anno dei record, il 2019, ma il botteghino degli Stati Uniti può gioire per come è andato questo 2023 appena concluso. Stando alle cifre riportate dalle fonti estere, il box office domestico a stelle e strisce ha fatto registrare incassi per $9.03 miliardi.

Il risultato è stato raggiunto grazie al successo in sala degli ultimi film dell’anno, vale a dire Wonka, Aquaman e il regno perduto, Il colore viola e gli altri titoli che hanno animato il periodo delle Feste. «Mentre un anno storico al botteghino volge al termine in uno scenario tumultuoso di scioperi, streaming e mutevoli gusti del pubblico, la conclusione [di questi dati, ndr] è che l’esperienza teatrale rimane una parte essenziale dell’ecosistema dell’intrattenimento» ha dichiarato il senior media analyst di Comscore Paul Dergarabedian.

LA UNIVERSAL È PRIMA AL BOX OFFICE DOMESTICO

Nel dettaglio, è stato soprattutto l’anno della Universal Pictures: la major è finita al primo posto del 2023 con $1.93 miliardi al botteghino, frutto del successo di Super Mario Bros. – Il film ($574.9 milioni), Oppenheimer ($326 milioni), Fast X ($150.1 milioni) e Five Nights at Freddy’s ($137.2 milioni). È la prima volta che la Universal finisce un’annata al box office al primo posto dal 2015.

Al secondo posto, la Disney con $1.89 miliardi, che comprendono i risultati della 20th Century Fox e della Searchlight. Non è stato un anno straordinario per il mondo Marvel, che tra Ant-Man and the Wasp: Quantumania e The Marvels ha sicuramente incassato meno di quanto sperasse. La Warner Bros. occupa invece il gradino più basso del podio con $1.4 miliardi (+50% rispetto al 2022), frutto soprattutto del successo di Barbie, che negli Stati Uniti ha portato nelle casse della major $636.2 miliardi, quasi la metà del totale.

NEL 2023 MENO DONNE REGISTE TRA I FILM DELL’ANNO

C’è poi da evidenziare un dato sicuramente controverso. Nonostante sia stato a mani basse l’anno di Barbie e di Greta Gerwig, prima regista donna a superare il miliardo di dollari al botteghino in solitaria, il 2023 non ha sorriso alle registe. Come riportato da Variety, infatti, sono stati fatti passi indietro rispetto al recente passato.

Il Center for the Study of Women in Television and Film della San Diego State University ha infatti evidenziato che dei 250 film con l’incasso maggiore, solo il 16% sono diretti da donne, contro il 18% dello scorso anno. Oltre alla Gerwig, hanno trovato spazio Emerald Fennell con Saltburn, Celine Song con Past Lives, Sofia Coppola con Priscilla e poche altre cineaste. Viene riportato un calo anche nel conteggio generale delle donne negli altri ruoli chiave del mondo del cinema: tra registe, sceneggiatrici, produttrici, montatrici e direttrici della fotografia, si è passati da un 24% di impiego nel 2022 al 22% di quest’anno.

La Dr.ssa Martha Lauzen, responsabile dello studio, ha commentato così i dati emersi: «È l’illusione definitiva, Il meritato trionfo di Greta Gerwig smentisce la disuguaglianza che pervade l’industria cinematografica mainstream. I numeri raccontano la vera storia. I rapporti di genere dietro le quinte a Hollywood rimangono drammaticamente sbilanciati a favore degli uomini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it