Incassi: ‘Mission: impossible 2’, i commenti

I responsabili di alcune importanti catene di esercizio commentano favorevolmente il risultato di ‘Mission: impossible 2’. “Sono molto contento di questo successo” afferma Andrea Stratta, direttore generale Uci; “abbiamo riservato al film quattro sale del nostro complesso di Curno (in provincia di Bergamo, n.d.r.), dove nel week-end ha rappresentato l’80% dell’incasso globale. Tutto il cinema deve essere contento di questo risultato e noi, come esercenti, aspettiamo anche che escano in questo periodo film italiani importanti per dare loro la nostra disponibilità”. Per Antonio Maldonado, amministratore delegato Warner Village Cinemas, si tratta di un fatto storico: “Questo week-end ha chiuso la prima fase del cambiamento dell’industria cinematografica in Italia. In questi tre-quattro anni sono stati aperti una serie di multiplex, una formula – ormai è evidente – che funziona benissimo. Per ora l’infrastruttura per l’allungamento della stagione è minima, ma in futuro si potranno avere risultati ulteriormente positivi. E chi non credeva che fosse possibile far uscire in Italia un grande film in estate, o non credeva nei multiplex, dovrà ricredersi”. Quest’anno la Uip era da sola, “ma l’anno prossimo, con più multiplex e altri film, anche chi era conservatore diventerà coraggioso”. “Quelli di ‘Mission: impossible 2’ sono risultati eccezionali – dichiara Gianluigi Della Casa, direttore generale Cinema 5 – che premiano lo sforzo di Uip in un’operazione studiata a tavolino nei particolari”. Ora anche altre distribuzioni dovranno prendere atto di questa realtà. “Siamo un paese – riprende Della Casa – che fa uscire 16 film a fine agosto e 20 a Natale! Invece, vale la pena distribuire bei film anche in questo periodo; la gente, se stimolata, è reattiva e il mercato risponde. Anche il film di nicchia ma di grande contenuto può ritagliarsi il suo spazio; non è vero che la gente rifiuta il cinema in questo periodo. Questo risultato comporta una vera e propria inversione di tendenza: quanto creduto fino a ieri è sbagliato”.