Il giro del mondo con i risultati al box office 2023 prosegue con la Germania, uno dei Paesi che ha fatto registrare i risultati più incoraggianti se confrontati con la media pre-pandemia. Nel corso dell’ultimo anno, secondo le cifre riportate da Comscore e riprese da The Hollywood Reporter, il cinema tedesco ha incassato €859 milioni con 87.2 milioni di biglietti venduti.
Il confronto con il 2022 è anche in questo caso positivo e fa segnare un +24% sugli incassi e +18,5% sui biglietti venduti (il cui prezzo è aumentato del +4.4%), ma il dato più importante da riportare è quello relativo alla differenza con il periodo precedente al Covid-19, metro di paragone per testare il livello di salute dopo anni difficili. In Germania la differenza ora è solo del -8%, stessa cifra fatta registrare dalla Cina secondo i dati riportati da Gower Street relativi al box office mondiale.
Le sale tedesche sembrano quindi pienamente uscite dal periodo pandemico grazie ad un buon 2023, che ha addirittura performato in maniera leggermente inferiore rispetto alle stime degli analisti, secondo i quali l’annata avrebbe portato nelle casse oltre 1 miliardo di dollari. I risultati ufficiali, ad ogni modo, verranno diffusi dalla Federal Film Board a inizio febbraio.
A garantire questi incassi sono stati fenomeni al botteghino come Avatar – La via dell’acqua e Barbie. Il sequel di James Cameron ha incassato in totale $148 milioni di dollari in Germania, $73.1 milioni dei quali solo nel 2023, abbastanza per finire al primo posto del box office. Segue Barbie con $60.6 milioni (pari a €55.3 milioni), quindi Super Mario Bros. – Il Film con $56.6 milioni e Oppenheimer a $51.4 milioni.
Nessun film tedesco è riuscito ad entrare nella Top 10. Il primo titolo nella classifica degli incassi è Manta, Manta: Legacy con $13 milioni, seguito dal film per bambini Die drei ??? – Erbe des Drachen a $11.6 milioni e il drama Sun and Concrete a $10 milioni. Il cinema locale ha impattato meno rispetto al 2022 e, riporta Comscore, c’è stata anche meno varietà rispetto agli anni scorsi (-21% sul 2019).
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