In Italia 6.120 imprese audiovisive

Una fotografia dell’industria audiovisiva è stata fatta questa mattina da Lamberto Mancini, segretario generale Anica, nell’ambito del convegno “Banche, imprese e cinema – 2011” in corso di svolgimento a Roma nell’ambito di Business Street. I dati, rielaborati dal centro studi dell’Anica, si riferiscono al 2009, “ultimo anno disponibile”, ha specificato Mancini. Il comparto audiovisivo può contare su 6.120 imprese, di cui il 30 per cento nel Lazio e il 20 per cento in Lombardia. Oltre 200mila gli addetti che vi lavorano. Le imprese italiane rappresentano l’8,4 per cento di quelle audiovisive europee, meglio della Germania (7,4 per cento). Il paese leader è la Gran Bretagna con il 16 per cento. Il fatturato nel 2009 era di 5,7 miliardi di euro contro i 6,3 miliardi della Germania e i 17 miliardi della Gran Bretagna. Relativamente al valore generato dai prodotti audiovisivi, nel 2009 era stato di 2 miliardi di euro di cui 664 generati dalla sala cinematografica, 660 milioni dall’homevideo (“oggi questo settore pesa di meno”, ha specificato Mancini) e 584 milioni dalla tv. Il solo settore produttivo smuove 3,2 miliardi di euro (dato sempre riferito al 2009).

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