Il punto sul box office italiano: il mese di settembre 2023

A settembre i cinema italiani hanno incassato 42,7 milioni per 6,5 milioni di presenze. Più che da raddoppiati i numeri rispetto all'anno scorso, mentre sullo stesso mese del 2019 si registra solo un -15%

Dopo i mesi di luglio e agosto che, grazie soprattutto grazie a Barbie e Oppenheimer, hanno registrato risultati strepitosi al box office italiano, settembre è riuscito a reggere bene. Dal 1° al 30 del mese i nostri cinema hanno incassato 42.707.741 euro per 6.582.279 presenzePiù che da raddoppiati i numeri rispetto all’anno scorso: a settembre 2022 si erano contati 20.669.022 euro di incassi e 3.548.015 admissions. E rispetto al 2021 si segna un +100%.

È invece negativo il confronto col 2019: -15% sul box office e -12% sulle presenze. Ma c’è da ricordare che settembre 2019 era stato un mese particolarmente forte grazie alle performance de Il re Leone, IT 2 e C’era una volta a Hollywood.

Da evidenziare che a settembre 2023 si è tenuta la terza edizione di Cinema in Festa che, da domenica 17 a giovedì 21, ha consentito ad andare a vedere un film in sala a soli 3,5 euro, registrando 1,5 milioni di persone. Ovvero un +35% sulla prima edizione di un anno fa e un +29% rispetto alla seconda svoltasi lo scorso giugno. 

Rispetto ad agosto 2023, le presenze sono cresciute del 13,8% e gli incassi dell’1,8%: l’evidente differenziale tra presenze e box office deriva del fatto che a settembre si è tenuta la manifestazione di Cinema in Festa appena citata.

A trainare gli incassi di settembre 2023 è stata la lunga coda di Oppenheimer che, uscito il 23 agosto, ha avuto una fortissima tenitura che lo ha portato a incassare a settembre 12,8 milioni. Un bel contributo è stato dato poi da due titoli “medi” quali l’horror The Nun 2 con 6,4 milioni e il thriller d’autore Assassino a Venezia con 6,1 milioni; oltre che da Io Capitano di Garrone con i suoi 2,3 milioni (un bel risultato per un film uscito solo in versione sottotitolata e dalla tematica difficile).

 

I MAGGIORI INCASSI

I 10 film ad aver raccolto i migliori incassi a settembre 2023 sono stati:

1) OPPENHEIMER (UNIVERSAL): 12.800.011 euro
2) THE NUN 2 (WARNER): 6.451.586 euro
3) ASSASSINIO A VENEZIA (DISNEY): 6.130.563 euro
4) IO CAPITANO(01 DISTRIBUTION): 2.340.056 euro
5) THE EQUALIZER 3 – SENZA TREGUA (EAGLE): 1.549.671 euro
6) GRAN TURISMO: LA STORIA DI UN SOGNO IMPOSSIBILE (EAGLE): 1.512.439 euro
7) JEANNE DU BARRY – LA FAVORITA DEL RE (MEDUSA/NOTORIOUS): 1.356.711 euro
8) TARTARUGHE NINJA: CAOS MUTANTE (EAGLE): 1.337.726 euro
9) BARBIE (WARNER): 1.282.516 euro
10) LA CASA DEI FANTASMI (DISNEY): 1.031.421 euro
 

GLI INCASSI DELLE DISTRIBUZIONI

A settembre, il migliore distributore è stato Universal che, grazie principalmente a Oppenheimer, ha guadagnato 13,1 milioni di euro per una quota di mercato del 30,9%. Dietro Warner con un box office di 8 milioni e una quota del 18,8%, mentre chiude il podio Disney con 7,6 milioni e il 17,9% di market share. Seguono Eagle con 5 milioni (11,8%) e 01 Distribution con 3,1 milioni (7,4%).

QUOTE DI MERCATO PER NAZIONALITA’

Anche a settembre 2023 continua lo strapotere dei film statunitensi che, da soli, raccolgono il 78% degli incassi. La buona notizia è che, sulla scia promozionale del Festival di Venezia, il cinema italiano (co-produzioni incluse) è tornato a pesare all’interno del mercato con un box office di 4,7 milioni per una quota dell’11%; ad agosto le produzioni nazionali contavano solo per il 4,8% del box office e a luglio per il 4,9%. Esattamente un anno fa, a settembre 2022, i film italiani contavano una quota del 16% e incassi per 2.924.965 euro. 
Per il resto, tornando a settembre 2023, la Francia segna un 5% (grazie al buon risultato di Jeanne du Barry) e l’Inghilterra un 3,3%.

AGGIORNAMENTO SUL 2023

Dal 1° gennaio al 30 settembre 2023, il box office del cinema italiano è arrivato a 346 milioni di euro per 49,4 milioni di presenzeRispetto al 2019, questi primi nove mesi dell’anno registrano complessivamente un -19% sul box office e -25% sulle presenze.

Continua ad accorciarsi la distanza sul pre-Covid: nei primi due mesi del 2023 il confronto con i primi due mesi 2022 era del -39,3% sugli incassi, a marzo è sceso a -37,8%, ad aprile a -35,3%, a maggio del 32%, a giugno del -28%, a luglio -22%, ad agosto -19%.

Sullo stesso periodo del 2022 siamo invece a +76% sugli incassi e +69,9% sulle presenze.

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