È sempre più vicina la possibilità che Cineworld fallisca. Stiamo parlando del secondo maggiore circuito cinematografico al mondo – secondo solo a AMC – con 9.518 schermi per un totale di 790 strutture, presente in 10 Paesi tra cui il Regno Unito e Irlanda (sotto il brand di Cineworld e Picturehouse), Stati Uniti (Regal Cinemas), Israele (Yes Planet) e centro-est Europa (Cinema City). Cineworld, infatti, sarebbe a un passo dalla bancarotta. Solo ieri il titolo del circuito è crollato registrando perdite per oltre il 60%, mentre nell’ultimo mese ha assistito a una flessione dell’85%. Secondo Wall Street Journal, Cineworld si sarebbe già rivolta allo studio legale Kirkland & Ellis LLP e ai consulenti di AlixPartners per valutare i passi di un processo fallimentare. Più precisamente, la catena cinematografica intenderebbe chiedere il Chapter 11 negli Stati Uniti e starebbe considerando un’istanza di insolvenza nel Regno Unito. Intanto Cineworld e Regal hanno annunciato in un comunicato stampa che le sale continuano a restare aperte al pubblico: «Stiamo valutando opzioni strategiche per assicurarci di avere una solidità di bilancio e una flessibilità per adattarci alle condizioni di mercato. Ci impegniamo a essere “il posto migliore per guardare un film”».
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