A leggere ieri i quotidiani e anche molti siti web per il cinema sembra non esserci speranza. Un generale de profundis per il grande schermo. Per non parlare del cinema italiano con quel -44% rispetto all’anno precedente quando si sapeva che il confronto con Quo vado? e Perfetti sconosciuti sarebbe stato molto penalizzante. Non vogliamo negare la realtà di un anno difficile che si è chiuso con un -12% e con meno di 100 milioni di spettatori. Ma il cinema per sua natura dipende dal prodotto che viene proposto. Lo dimostrano i dati che riportiamo nel grafico. Abbiamo preso in esame le presenze Siae dal 2000 (per il 2017 c’è una stima). Si può vedere come l’andamento non sia lineare, con un unico vertice molto importante nel 2010 con 120 milioni di biglietti venduti ma anche tanti fasi di calo come nel 2014, nel 2012, 2011 e nel 2000. Tutto questo non vuole essere una consolazione ma la constatazione che con il prodotto giusto la gente al cinema ci va anche se la concorrenza per il grande schermo è sempre molto agguerrita e ci si dovrà sempre più fare i conti. Sono stati vissuti altri momenti di difficoltà ma poi ci si è ripresi. Inoltre, anche in un’annata negativa come quella passata, non sono mancati sprazzi di luce, dal grande successo di La Bella e la Bestia a Ficarra e Picone che con L’ora legale hanno ottenuto il loro record di incassi; da La La Land al commovente Wonder; da Dunkirk a Come un gatto in tangenziale fino a un “classico” come Cattivissimo me 3… solo pochi esempi – se ne potrebbero fare altri – per dimostrare che il cinema è ancora vivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it