IFC all’Italian Global Series Festival con un panel su serie tv e identità italiana

L'associazione delle film commission ha tenuto un incontro che ha messo al centro il legame tra la narrazione audiovisiva e gli aspetti culturali italiani
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Dal 21 al 28 giugno Riccione ha ospitato la prima edizione dell’Italian Global Series Festival, iniziativa promossa da APA con il sostegno di Ministero della Cultura, Cinecittà, AGIS e Regione Emilia-Romagna, pensata per valorizzare la serialità televisiva come forma d’arte e racconto del territorio. Tra gli appuntamenti centrali, l’incontro Raccontare l’Italia attraverso le serie TV: regioni, storie, identità, tenutosi al Palariccione, ha segnato il debutto di Italian Film Commission (IFC) all’evento e messo al centro il legame tra narrazione audiovisiva e identità culturale italiana.

Protagonisti dell’evento esponenti istituzionali e figure di rilievo del settore. Il Sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni ha ribadito il valore strategico dell’audiovisivo per la promozione culturale del Paese. Il direttore artistico Marco Spagnoli ha offerto una panoramica sull’evoluzione della serialità italiana, evidenziandone il crescente impatto sia sul pubblico interno che su quello internazionale. Jacopo Chessa, presidente di Italian Film Commissions, ha invece approfondito il ruolo delle film commission come motori di attrazione per le produzioni, capaci di connettere il racconto televisivo con la valorizzazione dei territori.

Cr. IFC

Il dibattito ha sottolineato come le serie italiane stiano contribuendo a restituire un’immagine composita del Paese, andando oltre stereotipi e cliché. Titoli come Gomorra – La serie, L’amica geniale e Mare Fuori sono stati citati come esempi emblematici: produzioni capaci di raccontare storie fortemente radicate nei contesti locali, riuscendo al tempo stesso a raggiungere platee globali. Al centro dell’analisi anche l’attrattività dell’Italia per le produzioni internazionali: serie come The White Lotus e Ripley dimostrano come paesaggi, architetture e atmosfere italiane siano ormai elementi distintivi riconoscibili anche nel mercato globale. Un patrimonio visivo che diventa valore aggiunto per i prodotti audiovisivi e leva strategica per promozione culturale e turistica.

Non è mancato un approfondimento sul rapporto tra serialità e letteratura, con riferimento a produzioni tratte da opere letterarie di successo, e un confronto con la grande stagione del cinema italiano degli anni ’50 e ’60. Un’occasione per riflettere sulla continuità e sull’evoluzione dei modelli narrativi che hanno raccontato e continuano a raccontare l’Italia. Alla fine dell’incontro tenuto dall’IFC, spazio all’enogastronomia, con una degustazione che ha coinvolto diverse Film Commission regionali e alcune eccellenze tipiche italiane. Una chiusura conviviale per un confronto che ha ribadito la forza della serialità come racconto del Paese e strumento di valorizzazione delle sue molteplici identità.

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