Sono in corso le Giornate di Cinema di Riccione, ma le nuove uscite non si fermano. Mentre ancora rombano i motori della auto di F1 – Il Film, nelle sale da oggi risuonano anche i ruggiti dei dinosauri di Jurassic World – La rinascita.
Universal, che ha conquistato il botteghino di giugno grazie al remake live-action di Dragon Trainer, rilancia ora con il nuovo capitolo della saga inaugurata da Steven Spielberg portando Jurassic World – La rinascita in 450 cinema già da oggi 2 luglio. Con Scarlett Johansson, Jonathan Bailey e il due volte vincitore dell’Oscar Mahershala Ali, vede un’intrepida squadra in corsa per assicurarsi i campioni di DNA delle tre creature più colossali tra terra, mare ed aria. Il film, diretto da Gareth Edwards (Rogue One: A Star Wars Story) e scritto dallo sceneggiatore originale di Jurassic Park David Koepp, è ambientato cinque anni dopo gli eventi di Jurassic World – Il Dominio (8,1 milioni di euro in Italia): l’ecologia del pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri; quelli rimasti vivono in ambienti equatoriali isolati con climi simili a quelli in cui prosperavano un tempo. Le tre creature più gigantesche di quella biosfera tropicale possiedono però la chiave per un farmaco che porterà miracolosi benefici salvavita all’umanità. Secondo le stime della nostra rubrica MeteoCinema, questo film dovrebbe però riuscire a superare la cifra dell’ultimo capitolo.
Per numero di sale, segue poi Albatross di Giulio Base, che Eagle Pictures porta in 120 cinema a partire da giovedì 3 luglio. Il film racconta la vera storia del triestino Almerigo Grilz, “inviato di guerra indipendente” (così amava definirsi), a cui il mondo stava stretto. Dopo gli anni giovanili di militanza politica, con i suoi amici Gian Micalessin e Fausto Biloslavo decide negli anni ’80 di fondare l’agenzia stampa “Albatross”. Armato della sua grande passione di conoscere il mondo e raccontarlo, convinto della necessità di documentare i conflitti ignorati, Grilz è sempre in giro con la sua telecamera, in Medio Oriente, Asia e Africa, dove nell’87 – in Mozambico – trova la morte a 34 anni. Nel cast Francesco Centorame, Michele Favaro, Linda Pani e con la partecipazione di Giancarlo Giannini.
Adler rilancia distribuendo in 100 cinema un altro titolo italiano come Incanto di Pier Paolo Paganelli. La trama: in punto di morte Ludovico affida la figlia di 10 anni, Margot, alla governante di casa, Felicia, chiedendo che la villa di famiglia venga trasformata in un orfanotrofio affinché la piccina possa crescere in allegria con altri bimbi. Ma la perfida Felicia vuole solo il patrimonio della piccola e non occuparsi di lei. Con la complicità del suo spasimante, Max, sfrutta i bimbi orfani e tiene Margot segregata e negletta al punto che la bimba si chiude in sé stessa e non parla più. Una notte però Margot riesce a fuggire e, superato il buio del bosco, s’imbatte in un circo. La bambina viene accolta da Charlie, il clown bianco, che la introduce al segreto che rende unico il loro circo: il grande vecchio tendone è magico.
La rassegna prosegue poi con The End di Joshua Oppenheimer (The Act of Killing), che I Wonder Pictures propone in 80 cinema. In un bunker sotterraneo riarredato come una casa di lusso, vivono e sopravvivono Madre (Tilda Swinton), Padre (Michael Shannon) e Figlio (George Mackay) e cercano di mantenere la speranza e un senso di normalità aggrappandosi a piccoli rituali quotidiani. Ma l’arrivo di una ragazza dall’esterno (Moses Ingram) incrinerà il delicato equilibrio di questo apparente idillio familiare.
Diretto e interpretato da Fabio Testi, Reflection in a Dead Diamond arriva invece in 60 cinema con Lucky Red. È un film che prende in prestito l’immaginario del giallo italiano, dello eurospy e del cinema psichedelico anni ’60 e ’70: il protagonista è John D, elegante settantenne dal passato enigmatico, che vive in un hotel di lusso sulla Costa Azzurra. L’arrivo di una nuova vicina, affascinante e silenziosa, riaccende in lui i ricordi degli anni ’60, quando la Riviera era lo sfondo di una vita intensa e lui una spia in un mondo in rapido cambiamento. Un giorno, la donna scompare senza spiegazioni. La sparizione riapre vecchie ferite e antiche paure. I nemici di un tempo sono forse tornati? O è solo la mente di John a confondere passato e presente?
Il film Di là dal fiume e dagli alberi, arriva in 51 cinema (con successivo allargamento nella seconda settimana) distribuito da PFA. Tratto dall’Ultimo romanzo di E. Hemingway e con un cast d’eccezione tra cui Matilda De Angelis, Liev Schreiber, Josh Hutcherson, Massimo Popolizio, Laura Morante, Maurizio Lombardi e Sabrina Impacciatore, è ambientato nel Secondo dopoguerra: il Colonnello dell’esercito americano Richard Cantwell, tormentato dagli spettri del fronte, è un autentico eroe di guerra che affronta la notizia della sua malattia terminale con stoica noncuranza. Deciso a trascorrere il suo fine settimana in tranquilla solitudine, commissiona a un autista militare quella che probabilmente sarà l’ultima battuta di caccia alle anatre e una visita ai suoi vecchi luoghi di ritrovo a Venezia
35 cinema invece per Happy Holidays, distribuito da Fandango. Miglior sceneggiatura nella sezione Orizzonti di Venezia 81, il film di Scandar Copti segue quattro personaggi interconnessi che condividono le loro realtà, mettendo in primo piano le complessità dei rapporti tra culture, generazioni e generi diversi. Rami, palestinese di Haifa, deve fare i conti col fatto che la sua ragazza ebrea ha improvvisamente cambiato idea sul suo aborto programmato. Hanan, madre di Rami, affronta una crisi finanziaria e si ritrova invischiata in complicazioni quando chiede il risarcimento per l’incidente della figlia Fifi. Miri è costretta ad affrontare la depressione della figlia mentre insieme a Rami cerca di convincere la sorella a interrompere la gravidanza. Fifi è tormentata dal senso di colpa per aver nascosto un segreto che mette a rischio la reputazione della famiglia e la relazione appena agli inizi con il dottor Walid.
Infine, chiude la rassegna delle uscite inaugurata da Jurassic World L’Oro Del Reno, documentario proposto da Europictures sempre dal 3 luglio, invece è la storia delle storie che si svolgono intorno a un fiume, il Reno italiano. Il compito di viaggiare e testimoniare i racconti ambientati tra presente e passato lungo le sue sponde spetta a un regista che, incaricato da uno strambo circolo locale di realizzare un documentario, si mette in viaggio dalla sorgente alla foce del fiume, raccogliendo appunti e impressioni. A poco a poco, il piccolo viaggio intorno al fiume della sua infanzia, diverrà un cammino onirico ben più vasto nei racconti degli uomini, dove perdersi potrebbe significare ritrovarsi.
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