La notizia di un nuovo possibile sciopero ad Hollywood agita il settore cinematografico e audiovisivo. Dopo la risoluzione delle proteste iniziate ad aprile 2023 dal sindacato degli sceneggiatori, alle quali si sono aggiunte quelle del SAG-AFTRA degli attori terminate solo ad ottobre dello stesso anno, ora sono altre le categorie che cercano un accordo con la Alliance of Motion Picture and Television Producers prima della scadenza dei contratti collettivi.
Pochi giorni fa Sean O’Brien, presidente dell’International Brotherhood of the Teamsters, sindacato degli autotrasportatori degli Stati Uniti e del Canada ha minacciato ad un raduno un nuovo grande sciopero qualora le cose non dovessero andare bene. Al tavolo delle trattative non ci sono solo i Teamsters, ma anche l’International Alliance of Theatrical Stage Employees (IATSE) e la Hollywood Basic Crafts, che tutelano diversi elementi delle troupe cinematografiche.
Proprio sul fronte IATSE sembrano arrivare confortanti novità. Il sindacato, si apprende da Variety, ha ripreso le negoziazioni con i principali studios nella giornata di lunedì, con una giornata passata a discutere di alcuni fondamentali punti importanti per la International Cinematographers Guild, Local 600 (che con 9.000 membri è il gruppo più largo della IATSE). Anche in questo caso di mezzo c’è il ricorso all’intelligenza artificiale, così come l’aumento dei salari affinché siano aggiustati con l’inflazione, e la riduzione del deficit nei fondi pensionistici e sanitari.
Le due parti, hanno riportato in comunicato mandato ai membri, hanno esposto le proprie proposte e appunti. A questo incontro seguirà quello tra gli studios e la The Art Directors Guild, Local 800. Non ci sarà un’estensione alla deadline del 31 luglio 2024, giorno della scadenza del contratto, ma questa linea più dura a quanto pare sta pagando: filtra ottimismo per il raggiungimento di un accordo.
I Teamsters e la Hollywood Basic Crafts condurranno incontri separati a partire da giugno, viene riportato. La speranza per l’intera filiera è che venga evitato un nuovo sciopero a Hollywood, soprattutto perché le conseguenze di quello del 2023 devono ancora farsi pienamente sentire sentire sul calendario delle uscite e quindi sui risultati al botteghino.
Foto: John Nacion/Getty Images
Fonte: Variety
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