Hollywood, in arrivo un nuovo sciopero?

Dopo la protesta di sceneggiatori e attori, entro l'estate altre categorie potrebbero incrociare le braccia, una prospettiva che spaventa l'intera filiera cinematografica
sciopero hollywoodCr. Rodin Eckenroth/Getty Images

Non sembra esserci pace per il mondo del cinema, soprattutto a Hollywood. Dopo gli sciopero del sindacato sceneggiatori e attori che hanno paralizzato l’industria da aprile a ottobre del 2023, con conseguente rimaneggiamento del calendario delle uscite, soffiano nuovi venti di protesta che potrebbero creare una nuova situazione spinosa per il settore.

Stando a quanto riportato da Variety e altre testate di settore americane, entro l’estate potrebbe essere indetto un altro sciopero. L’avvertimento è arrivato nel corso di una protesta organizzata al Woodley Park di Encino negli scorsi giorni e a prospettarlo è stato Sean O’Brien, presidente dell’International Brotherhood of the Teamsters, sindacato degli autotrasportatori degli Stati Uniti e del Canada nato nel 1903 dalla fusione dei sindacati Team Drivers International e The Teamsters National.

Parlando al raduno, ha annunciato che il sindacato non ha paura di entrare in sciopero e che se «queste avare corporation, che siano Amazon, Netflix, Sony o Disney, decidono di non ricompensare i nostri membri, saranno loro a mettersi da sole in sciopero. Li metteremo spalle al muro, in ginocchio, a implorare pietà». Parole molto forti, seguite dalla richiesta del sindacato di trovare un accordo per il rinnovo del contratto collettivo prima della sua scadenza del prossimo 31 luglio 2024.

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Le negoziazioni con la Alliance of Motion Picture and Television Producers sono iniziate lunedì scorso e coinvolgono non solo i Teamster, ma anche l’International Alliance of Theatrical Stage Employees e la Hollywood Basic Crafts, che tutelano diversi elementi delle troupe cinematografiche, senza i quali i set non potrebbero andare avanti. Le tre realtà condurranno poi incontri separati, ma l’intenzione è quella di ratificare congiuntamente i nuovi contratti prima della scadenza.

Il presidente del IATSE Matthew Loeb, riferisce sempre Variety, è stato più cauto e anticipato che una possibilità di accordo non è così impossibile e che lo sciopero potrebbe essere evitato. La prospettiva di un nuovo stop spaventa chiaramente non solo Hollywood, ma tutta la filiera cinematografica mondiale: senza le grandi produzioni statunitensi, il botteghino di questa prima parte del 2024 ne ha risentito e le conseguenze di quella lunga pausa sono ancora da quantificare.

Foto: Rodin Eckenroth/Getty Images

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