La serata finale delle Giornate Professionali di Cinema, organizzate dall’associazione degli esercenti Anec a Sorrento a partire da martedì 6, si sono concluse ieri sera. Come già annunciato in precedenza, sono stati premiati con i vincitori dei Biglietti d’oro i primi tre film della stagione (nell’ordine, “Se scappi ti sposo”, con oltre due milioni e 860mila spettatori, “Tarzan” e “American Beauty”), i tre migliori film italiani (“Il pesce innamorato”, “Vacanze di Natale 2000” e “Tifosi”) e le prime tre case di distribuzione, ovvero Uip, Buena Vista e Cecchi Gori, nonché le sale cinematografiche con i migliori incassi o le più lunghe teniture e quelle di nuova e moderna costituzione. Premiati inoltre, insieme ad alcuni volti nuovi del cinema italiano, i registi Stefano Incerti, Silvio Soldini e la sceneggiatrice Doriana Leondeff.Alla serata il presidente uscente dell’Anec, Ernesto Di Sarro, ha annunciato che il suo mandato è ormai in scadenza. Facendo un rapido bilancio di due anni di presidenza, ha messo in luce le difficoltà dell’esercizio, ha stigmatizzato la scissione da parte delle aziende che hanno dato vita all’Anem (“l’Anec con me non si è mai opposta all’innovazione”) e ricordato i difficile rapporti col governo, “in particolare in merito al Regolamento per l’apertura dei multiplex e al fondo per il credito, ormai esaurito”. Tra i successi, l’abolizione dell’imposta sugli spettacoli e l’approvazione del nuovo statuto, tra i timori per il prossimo futuro l’indagine del garante sui rapporti tra distribuzione ed esercizio (“ci aspettiamo indicazioni costruttive, ci dispiacerebbe riscontrare solo sanzioni”) ma anche lo sviluppo del disegno di legge “antitrust” proposto dal ministro Melandri.A Di Sarro ha brevemente replicato Oberdan Forlenza, capo di gabinetto del ministero per i Beni Culturali, che ha invece esaltato le politiche cinematografiche degli ultimi governi. Quanto al discusso regolamento Forlenza ha ricordato che tutti i multiplex esistenti “sono figli dei regolamenti precedenti” e che comunque le strutture moderne fuori dai centri cittadini si rivolgono solo ai giovani che cercano un certo tipo di film. Da registrare, durante la serata, anche un lungo attacco di Aurelio De Laurentiis alle politiche cinematografiche e allo stesso Forlenza: in particolare, il produttore e distributore ha parlato di “concorrenza sleale” da parete dei Comuni con le loro rassegne estive all’aperto, talvolta gratuite e spesso “a prezzi stracciati”.
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