L’82% degli italiani ama i film visti al cinema. Il dato è contenuto all’interno della ricerca ‘IL futuro del pubblico al cinema’ realizzata dal Dipartimento di sociologia e comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma per conto di Anec e Unidim. Oggi è stata presentata la prima parte dello studio mentre la seconda e la terza saranno presentate a luglio nell’ambito delle Giornate Professionali che si svolgeranno a Genova. Sono stati 2.000 i cittadini intervistati, suddivisi per età e su tutto il territorio nazionale. Altri dati che emergono dallo studio evidenziano come il 49% del campione rispetto a cinque anni fa vada con meno frequenza al cinema e il 32%, invece, ha mantenuto le stesse abitudini; solo il 17,3% è uno spettatore più assiduo. La frequenza cresce molto tra i giovani dai 15 ai 17 anni, cala nelle fasce da 35 a 60 anni in su. I motivi che spingono ad andare in sala sono l’amore per il cinema (30,7%), il fatto che si tratti del miglior passatempo con gli amici (22%) e la possibilità di vedere film che la Tv non trasmette (12,4%). Importante anche il fatto che i film si guardano solo al cinema (25,8%). I cinema preferiti sono le multisale di città (34,4%), davanti a monosale (22,9%) e multisale fuori città (16,1%); il 26% non ha preferenze. Nella scelta incidono molto la programmazione e le caratteristiche della sala. La ricerca prende in esame anche le ragioni di chi al cinema non ci va. Il disincentivo determinante è la mancanza di tempo libero (34,8%) e il disinteresse per il cinema (16,3%). Piace anche vedere i film a casa (12,9%). Per il non spettatore avrebbe un senso che il prezzo fosse determinato dalla qualità della sala (72%); per il 30%, invece, il prezzo dovrebbe variare a seconda dell’importanza del film. All’interno dei cinema, i servizi più ricercati dagli spettatori sono la pizzeria (32,8%), il fast food (14,5%) e i libri (14,2%).
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