Intervistato da e-duesse, a margine della conferenza stampa di questa mattina al Festival di Cannes, il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giancarlo Galan, ha parlato di tassa di scopo e del ruolo di Cinecittà Luce. Sul primo tema ha dichiarato: «Sono strutturalmente e mentalmente contrario alla tassa di scopo anche per il cinema. Ma cosa significa? Le tasse sono tutte di scopo. È una delle tante ipocrisie, basterebbe avere la trasparenza di dire agli italiani come sono spesi i loro soldi, ne avrebbero diritto. Da me, quindi, non sentirete mai parlare di tassa di scopo. Si tratta di un colossale imbroglio: chi ha il coraggio di dire no a una tassa per risolvere determinate emergenze?». Il ministro poi si sofferma anche su Cinecittà Luce: è veramente al sicuro come si è detto e scritto dopo il reintegro dei fondi per il Fus? «Chiariamo subito che l’Italia non può chiudere Cinecittà Luce» afferma Galan. «È un’istituzione che sta operando molto bene; è indispensabile per la promozione del cinema italiano nel mondo ma non deve cadere nella tentazione di fare concorrenza alla distribuzione. Quale sarà la sua dotazione economica per il 2011? Dovremo vedere. Intanto abbiamo recuperato delle risorse per tutto il settore che un mese fa non c’erano». Il ministro dice una parola chiara anche in merito all’Agenzia per il Cinema o Centro Nazionale di Cinematografia che da più parti vengono evocate per una gestione più razionale dell’industria cinematografica: «Difficile stabilire se possano essere una soluzione per l’Italia. Non so se Agenzia o Centro di Cinematografia potranno essere la strada giusta per il nostro Paese; è prematuro parlarne ora. Posso dire che il Cnc francese è funzionale ed è un modello che opera bene ma bisogna vedere se anche da noi genererebbe gli stessi risultati». © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it
Box Office Spagna, Jurassic World: La rinascita debutta con 3,5 milioni e batte l’Italia7 Luglio 2025