42 milioni di euro in meno per il cinema. È questo il taglio stabilito per il cinema da parte del Comitato problemi spettacolo, riunitosi presso il Ministero per i Beni e le attività culturali. Il Comitato ha infatti approvato la ripartizione del Fondo Unico dello Spettacolo 2002, che ammonta a 970 miliardi di lire (501 milioni di euro), ossia circa 30 miliardi in meno rispetto al Fus 2001. Il Comitato ha deciso di mantenere sostanzialmente inalterate le quote musica (enti lirici esclusi) danza e circhi. È, invece, aumentata decisamente la quota del teatro, passata da 88 milioni e mezzo a oltre 120 milioni di euro. Gli enti lirici hanno ricevuto quasi 7 milioni di euro in meno e il cinema ha rinunciato a 42 milioni (55 milioni e mezzo di euro contro i 97 e mezzo precedenti). Il Ministro per i Beni e le Attività culturali Urbani ha definito questo un “Fus d’emergenza” e si è impegnato a recuperare i 30 miliardi di lire perduti che verranno diffusi alla pari tra enti lirici e cinema. Il presidente dell’Agis, Giorgio Van Straten, ha dichiarato che “ferma restando la gravità del taglio, la situazione è stata affrontata in modo serio e sereno. Saremo ora molto vigili sulla reintegrazione del Fus e sulla conseguente riassegnazione delle risorse”.
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