Disney+ ha siglato un accordo della durata di tre anni, con BLIC, BLOC e L’ARP (rappresentanti dell’industria cinematografica francese), che riduce la window dall’uscita cinematografica dei film a quella su Disney+ da 17 a 9 mesi. L’accordo riguarda le opere cinematografiche francesi, europee, e i film prodotti e distribuiti da Disney. Ma non solo, l’accordo prevede anche un impegno da parte di Disney+ a investire il 25% del giro d’affari annuale generato in Francia per finanziare le opere cinematografiche ed audiovisive francesi ed europee. Inoltre, Disney+ si impegna a finanziare un minimo di 70 film di generi e budget diversi. L’investimenti di Disney nel Paese fa seguito a quanto annunciato recentemente da Apple Tv+.
Non tutti hanno accolto di buon grado questo annuncio dei nuovi investimenti di Disney+ in Francia, a seguito di un accordo che andrà anche ad accorciare di 9 mesi la window tra l’uscita nelle sale dei film Disney e l’inserimento nel catalogo Disney+. Secondo quanto riporta Broadband TV News, Canal+ ha infatti minacciato di ridurre i propri investimenti nella produzione cinematografica francese, oggi pari a 220 milioni di euro l’anno. Un investimento che permette alla pay tv di proporre i film a sei mesi dall’uscita al cinema.
Maxime Saada, Presidente del gruppo Canal+, ha dichiarato in un’audizione davanti alla Commissione Cultura del Senato francese che quei 220 milioni non sarebbero più a disposizione. La cifra che Disney investirà in Francia, ha spiegato, è decisamente lontana da quanto pagato da Canal+, ragion per cui anche la pay tv ridimensionerà i suoi impegni.
Per fare un paragone, Broadband TV News ricorda che l’investimenti di Netflix è pari a 50 milioni di euro l’anno a fronte di una window di 15 mesi.
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