Francia, in crescita gli incassi per le produzioni locali all’estero

Nel corso del 2023, il cinema francese ha incassato circa il 38% in più dal botteghino internazionale, soprattutto grazie ai mercati di Russia e Germania

Anno molto positivo il 2023 per il cinema francese. Nelle ultime settimane sono stati riportati i dati relativi al botteghino domestico, cresciuto quasi del 20% rispetto al 2022 per numero di spettatori e che soprattutto ha fatto registrare un solido +40% per quanto riguarda il cinema di produzione locale.

Dato, quest’ultimo, che trova riscontro anche nella notizia che nel 2023 i film francesi all’estero sono cresciuti per incassi e spettatori totali. Al botteghino internazionale, riferisce Unifrance, le produzioni d’Oltralpe hanno incassato 256 milioni di euro, pari al 37,8% in più rispetto alla precedente annata. Dopo tre anni di difficoltà, il report annuale mostrano una netta crescita nel numero di biglietti staccati, 37.4 milioni, pari ad un solido +38.5%  sul 2022. C’è tuttavia ancora molto divario con la media pre-pandemia: nel 2019 erano state registrate 45,9 milioni di presenze, il 18% in meno rispetto al 2023.

A guidare la risalita è l’animation Miraculous – Le storie di Ladybug e Chat Noir: Il film di Jeremy Zag, in grado di portare 7.15 milioni di spettatori da 26 territori per un incasso di 31.8 milioni di euro, seguito poi da Astérix e Obélix di Guillaume Canet: The Middle Kingdom ha raccolto 2.74 milioni di spettatori e 19,9 milioni di dollari.

Tra i film andati meglio, anche l’altro animation Epic Tails con 1.76 milioni di ingressi e 11,3 milioni di dollari al botteghino, quindi i drammi in costume Jeanne du Barry e I tre moschettieri: D’Artagnan, rispettivamente con 1.72 e 1.65 milioni di spettatori. In “classifica” anche la Palma d’oro a Cannes e front-runner agli Oscar 2024, Anatomia di una caduta: 1.55 milioni di spettatori e 14,6 milioni di dollari al 31 dicembre 2023.

Nonostante i numeri incoraggianti, le presenze complessive sono ancora inferiori di circa il 18% rispetto al dato pre-pandemico del 2019, pari a 45,9 milioni, e lontane dagli anni record di un decennio fa, quando superavano abitualmente i 100 milioni. Tra i motivi del successo, cita il rapporto di Unifrance, l’ascesa dello streaming e la mancanza di film d’azione in lingua inglese a grande budget.

Due i mercati in cui il cinema francese è andato particolarmente bene: la Germania, con 4.21 milioni di ingressi (dato più alto nell’Europa occidentale, e la Russia. Il gigante euro-asiatico in particolare è il primo territorio globale in termini di presenze, con 7.09 milioni di ingressi ma un incasso inferiore a quello tedesco. A favorire il cinema francese in Russia è stato soprattutto il boicottaggio di Hollywood dovuto alla guerra in corso con l’Ucraina. Cresce anche il dato per il Nord America: +12.7% nel 2023, grazie soprattutto ad Anatomia di una caduta e Astérix & Obélix.

Fonte: Unifrance

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