«Sono felice di annunciare che le uscite in Day-and-Date sono un modello di business morto, ed è stata la pirateria a ucciderlo». Queste le parole di John Fithian, il capo della Nato, pronunciate ieri al CinemaCon di Las Vegas. Il responsabile dell’associazione degli esercenti americani ha affermato che la sperimentazione degli studios di distribuire film in contemporanea nei cinema e in streaming si è dimostrata economicamente non redditizia. Per quanto ormai le finestre, anche per via della situazione pandemica, si siano ridotte da 90 a 45 giorni, un periodo di esclusiva theatrical porta a una performance economica più positiva. Positiva non solo per gli studios, ma per l’intero settore, in primis perché in questo modo la pirateria è meno favorita.
OLTRE I BLOCKBUSTER
Fithian ha poi avuto modo di riflettere sull’andamento del box office americano di questi ultimi mesi, sottolineando come gli incassi si stiano rialzando, seppure non si sia ancora tornati ai livelli pre-Covid. La ripresa è stata possibile soprattutto grazie a cinecomic e blockbuster, ma per Fithian questo non basta: «anche i titoli di fascia media e i film destinati specificamente alle famiglie sono cruciali».
APERTURA A NETFLIX E AGLI STREAMER
Fithian ha infine affrontato il tema della convivenza tra sale e piattaforme, mostrando un atteggiamento di collaborazione con gli streamer. Commentando la recente notizia del calo di abbonati di Netflix e la successiva perdita in borsa dell’azienda, ha dichiarato: «Noi amiamo i tipi di Netflix. Ted Sarandos ha una conoscenza cinematografica e di serie Tv che nessun altro ha a Hollywood. È veramente appassionato dei contenuti che realizza. La nostra porta è sempre aperta a Netflix e a distribuire sempre più i loro film, se anche loro sono disposti a intraprendere questa strada. A Netflix amano i film quanto li amiamo noi».
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