Esce in dodici copie (venerdì a Roma, la settimana dopo a Milano e nelle altre città capozona) il film dell’esordiente Stefano Grossi (critico, saggista, documentarista) “Due come noi, non dei migliori”. Prodotto dalla Metafilm di Laura Cafiero, il film è stato finanziato ex art. 8 (fondi per le opere prime): il budget è stato di poco più di un miliardo e mezzo. Presentato in anteprima la scorsa estate al Festival di Locarno, ha poi avuto una lunga vita in altri festival (Viareggio, Annecy, Angers, Roma, Bologna, Messina, Vasto). Ora viene distribuito dall’Istituto Luce, «con parecchi mesi di ritardo sul previsto – ha dichiarato la produttrice – perché doveva uscire entro dicembre, ma sulla base della sceneggiatura e non dei eprversi meccanismi della legge… ». Secondo Laura Cafiero, nel cinema italiano manca vitalità; per questo occorre puntare su giovani con nuove idee e su registi non solo di estrazione romana. «L’ambiente cinematografico di Roma è soffocante, è condizionato da troppo nepotismo».
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