La Fice, Federazione italiana cinema d’essai, è solidale con Georgette Ranucci, esercente del cinema Alcazar di Roma, che ha annunciato la chiusura della sala dal prossimo 31 gennaio.“Non è facile a Roma portare avanti una monosala d’essai, per giunta indipendente per spirito imprenditoriale e per vocazione” afferma Domenico Dinoia, presidente Fice. “La concorrenza – spiega – è sempre più forte, sia all’interno del settore che con le altre modalità di consumo del cinema. Roma ha tante multisale e multiplex, è strutturata in circuiti e farsi largo con una programmazione raffinata e attenta a tutti i linguaggi del cinema può essere complicato. Si aggiungano gli onerosi costi di gestione e, nel caso di specie, un recente, insostenibile aumento dell’affitto del locale e si avrà l’esito amaro dell’esperienza dell’Alcazar”. L’Alcazar è stato inaugurato nel 1988 con L’attimo fuggente, chiude con La grande scommessa: “Due titoli esemplari, sintomatici di scelte di programmazione di qualità, alle quali – dice il presidente della Fice – si sono aggiunte le versioni originali, le rassegne dei film dei festival da Cannes a Venezia, i film della Cineteca di Bologna e, negli anni, rassegne di inediti, di gioielli nascosti e di tanto cinema dal “resto del mondo. Un evento su tutti, lo scorso anno: la proiezione della versione restaurata dalla Cineteca Nazionale di Una giornata particolare di Ettore Scola, alla presenza dell’autore. Lascia l’amaro in bocca la conclusione di un’esperienza professionale e umana per la quale oggi si accumulano attestati di solidarietà e messaggi di vicinanza: anziché rimpiangere la chiusura delle sale, occorrerebbe invece riflettere sulla necessità di un sostegno e di incentivi efficaci a tutti i livelli a favore dell’esercizio di qualità, che s’impegna nella diffusione della cultura cinematografica”. Solidarietà a Georgette Ranucci è stata espressa anche dall’Anac, l’associazione degli autori: “È inaccettabile che il cinema italiano, l’esercizio e la città perdano un’eccellenza come il cinema Alcazar e che la sua chiusura avvenga senza che le istituzioni cerchino di capire quali ne siano le cause e non prevedano soluzioni per evitarla. L’Anac esprime la massima solidarietà alla titolare del cinema Alcazar, Georgette Ranucci, e chiede un immediato incontro con Ministro della Cultura Franceschini, il Commissario Tronca, l’assessore alla Cultura Regione Lazio Ravera per affrontare un’emergenza che non può continuare ad essere ignorata”.
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