Festival di Venezia: Rutelli, “film italiani, patrimonio da tutelare”

“Si potrebbe pensare a una forma di ‘tutela’ da apporre ai 100 film da salvare come patrimonio nazional popolare del nostro Paese, esattamente come esiste per gli altri beni artistici e culturali”. Lo ha annunciato ieri il ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli intervenuto all’incontro sul progetto ‘100 + 1 – Film e un paese, l’Italia’, organizzato dalle Giornate degli Autori. L’iniziativa, presentata già lo scorso anno solo in fase ideativa, è diventata operativa proprio ieri per voce del delegato generale dei Venice Days Fabio Ferzetti e del comitato scientifico, che ha presenziato all’incontro. Obiettivo del progetto è quello di “selezionare un iniziale centinaio di opere del nostro cinema che non siano necessariamente capolavori, ma che riflettano l’identità e la memoria storica e culturale italiana”, ha specificato Ferzetti. “Punto di riferimento costante saranno le nuove leve, i ragazzi delle scuole, a cui il cinema può essere proposto come la letteratura, anche attraverso antologie”, ha continuato il delegato. Un problema da risolvere per la divulgazione sarà però la liberazione dai diritti d’autore, questione su cui Cinecittà Holding, rappresentata dal presidente Alessandro Battisti, “sta già lavorando, anche se serve modificare la normativa vigente in materia”. Mentre sono in fase di selezione i titoli che comporranno il gruppo di opere (i classici ma anche i film più popolari come quelli con Totò e Sordi), in discussione è anche il periodo da predendere in considerazione, che sarà probabilmente il trentennio dal 1945 al 1975, con possibili estensioni dall’8 settembre del ’43 al sequestro Moro del ’78.

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