Festival di Venezia: Furlan, Corsi e Murri con De Hadeln

Un esercente nella commissione dei selezionatori dei film e almeno sette i titoli italiani già scelti. Questi gli annunci più eclatanti della prima conferenza stampa di oggi di Moritz De Hadeln come direttore della Mostra di Venezia. Alla conferenza stampa, cui ha partecipato anche il presidente della Biennale Franco Bernabè, sono state presentate le linee guida della 59° edizione del festival, che si svolgerà dal 29 agosto all’8 settembre. Rimangono confermati i due concorsi, quello principale che dà in palio il Leone d’oro e il secondo che cambia nome, da Cinema del presente a Controcorrente, e darà in palio un nuovo premio denominato S. Marco. Altre significative novità riguardano la commissione di collaboratori di De Hadeln, che aiuterà il neodirettore nella scelta dei film nelle varie sezioni: “la commissione non sarà più composta esclusivamente da critici ma anche da uomini con ‘con le mani in pasta’ del mercato, ovvero, operatori del settore cinematografico ”. Infatti al critico de ‘Il giorno’ Silvio Danese si aggiungono la produttrice Tilde Corsi (‘Le fate ignoranti’), l’esercente Gian Antonio Furlan, la regista tedesca Ula Stockl e Serafino Murri, “in quanto specialista della sezione sperimentale Nuovi territori dedicata al cinema sperimentale e alle nuove tecnologie”. Il direttore ha parlato del ritardo con cui sono state rese note le nomine: “Non è un mistero che ho cercato di ‘salvare’ alcune delle persone che erano nelle commissioni di Barbera. Ma abbiamo perso molto tempo, perché prima ci hanno dato la loro disponibilità e poi hanno rifiutato per solidarietà con i colleghi esclusi”. Fra le altre novità la soppressione della sezione Corto-cortissimo: i cortometraggi finiranno, infatti, nella sezione ufficiale e a loro sarà assegnato un Leone d’argento. Infine De Hadeln ha tenuto a sottolineare la grande attenzione per gli acquirenti internazionali: “Abbiamo deciso di ampliare l’Industry office, che cambierà nome, e prenderà la denominazione Venice Screenings e potrà contare su quattro sale di proiezione”. Il nuovo direttore ha commentato le polemiche sorte attorno al suo nome: “Straniero? Mi hanno sempre considerato così a Locarno e a Berlino”, ha detto facendo accenno alle sue varie nazionalità e al suo rapporto con il cinema italiano; “ So che mi hanno dipinto come un nemico del vostro cinema e invece da Berlino avevo pubblicamente dichiarato che negli ultimi anni c’erano segnali confortanti. Posso già dire, senza fare nomi, che abbiamo già invitato sette film italiani. Non tutti, per il concorso, ovviamente”.

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