Festival di Roma, il concorso resta

«Le esternazioni del ministro Giancarlo Galan rientrano in un gioco delle parti infruttuoso», ha risposto Piera Detassis, direttore artistico del Festival di Roma, alle affermazioni del ministro per i Beni e le Attività Culturali (si veda agenzia http://www.e-duesse.it/News/Cinema/Galan-niente-concorso-al-festival-di-Roma-119331). Galan si era espresso sulla differenza tra la Mostra di Venezia e il Festival di Roma dichiarandosi contrario al concorso per quest’ultimo. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha risposto: «Il Festival di Roma, nella fase di costruzione della propria linea editoriale, si è confrontato con produttori italiani e internazionali al fine di valutare l’opportunità dell’esistenza di un concorso. È stato valutato, e approvato dal consiglio di amministrazione, che la presenza della gara fosse la strada corretta da percorrere per dare forza alla manifestazione. Credo che il Festival, apprezzato nel panorama internazionale e giunto ormai alla sua sesta edizione, debba continuare nel proprio percorso che è fatto di incontri tra gli attori e il pubblico, coinvolgimento delle scuole, eventi speciali, ma anche di un concorso, ormai consolidato e affermato». Dalle colonne di ‘Repubblica’, Piera Detassis ha commentato: «Se il tema è quello della diversificazione tra le due manifestazioni, posso dire con certezza che ci è molto chiaro fin dalla costituzione di quella romana. È un festival metropolitano, molto seguito dalla gente comune con una porzione di mercato unica in Italia e con tre concorsi molto amati che ci vengono richiesti dagli autori stessi perché un premio resta un incentivo importante. Non capisco perché non dovrebbe esserci il concorso, che caratterizza tutti i festival del mondo».
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