Il presidente di Cinecittà Holding minimizza, da Cannes, le polemiche politiche di questi mesi: “Il governo ha il diritto di fare le sue riflessioni sull’indirizzo da dare alla presenza pubblica. Lo Statuto di Cinecittà Holding è stato modificato e ora prevede la possibilità della figura dell’amministratore unico al posto del Cda. Solo un’ipotesi, che può anche essere interessante. Ma per ora, come è noto, ci sono due nuovi consiglieri, Gaetano Blandini e Carlo Fuscagni”. Le ultime decisioni ufficiali hanno soprattutto hanno subito posto temine alle voci suna possibile interruzione del mandato di Laudadio e dell’attuale consiglio: “Il nostro mandato è stato confermato fino alla fine dell’anno: non c’erano ragioni che si interrompesse, anche a termini di legge ”. Il governo dovrà prendere delle decisioni anche sulle altre due strutture controllate da Cinecittà Holding: l’Istituto Luce, dove è Antonio Morè è amministratore unico “temporaneo” e l’agenzia Italia Cinema, diretta da Giorgio Gosetti, da cui ha dato le dimissioni Luciana Castellina.
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