Festival di Cannes: Cecchi Gori, polemiche e progetti produttivi

Si preannuncia carico di polemiche il dopo conferenza stampa di Vittorio Cecchi Gori a Cannes, che domenica ha annunciato i prossimi progetti produttivi. Dopo aver attaccato Nanni Moretti per le sue esternazioni anti-Berlusconi (“Non sono mai stato berlusconiano, ma non si può attaccare il presidente del Consiglio senza indebolire le istituzioni”) e aver annunciato un film sulla sua vita, in particolare sulla “persecuzione” subita che gli ha fatto perdere le Tv senza avere un soldo da Seat (“ma ci stiamo mettendo d’accordo con gli attuali azionisti di Telecom, con Tronchetti Provera si può dialogare”), Cecchi Gori ha sorpreso molti addetti ai lavori annunciando la lista dei registi sotto contratto. Si tratta di Carlo Verdone, che si dovrebbe mettere a scrivere quanto prima (“Carlo è un amico, con lui ho saltato solo un film per i miei problemi ma ora ricominceremo a lavorare insieme”), Vincenzo Salemme (“Gireremo ‘Lo sciupafemmine’”), Enzo D’Alò (“‘La cantata dei pastori’ è una mia idea, su una visione laica del presepe”: ma il film, che ora si chiama ‘Opopomoz’, è prodotto da Mikado e Rai Cinema con altri produttori internazionali), Carlo Vanzina, Ricky Tognazzi, Paolo Virzì (“deve fare ancora un film con noi per contratto”), Francesca Archibugi, Gianni Amelio e Massimo Ceccherini (ma IIF ha appena annunciato un film con lui). Alcuni di questi registi al momento stanno lavorando con altri. Per Salemme e D’Alò la Mikado Film ha preannunciato un comunicato di smentita, ma presto ne potrebbero seguire altri. A meno che Cecchi Gori, che conta di risolvere a suo favore in tempi brevi l’arbitrato con Seat per le due ex Tmc (“o le pagano o ce le restituiscono”), non faccia valere vecchi contratti sottoscritti quando era in auge.Quanto al prosieguo delle attività da distributore, Cecchi Gori ha glissato: “Il marchio distributivo non è importante, la distribuzione costa molto: perciò è importante unirsi per distribuire i film insieme come abbiamo fatto con Medusa. E poi importante è avere le sale cinematografiche e aprire multisale: abbiamo ristrutturato l’Adriano di Roma, che va benissimo. E presto ristruttureremo l’Empire, sempre a Roma, trasformandolo nel primo cinema-salotto d’Italia, con i tavolini per mangiare”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it