Dei film italiani presenti nelle selezioni del festival di Cannes, fra sezioni ufficiali annunciati mercoledì dal direttore artistico Therry Fremaux e l’“esterna”Quinzaine des realisateurs, ben tre portano il marchio Fandango, la casa di produzione di Domenico Procacci. Si tratta di “Da zero a dieci” di Luciano Ligabue (già uscito nelle sale italiane lo scorso febbraio, con un incasso vicino ai tre milioni di euro), che chiude la Settimana della Critica, “Respiro” di Emanuele Crialese con Valeria Golino (distribuito da Medusa), sempre nella Settimana della Critica ma in concorso, e infine “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone (distribuito direttamente da Fandango), presente invece alla Quinzaine. Un risultato di prestigio per Procacci: a parte grosse realtà come Rai Cinema o Medusa, è raro vedere in un festival così prestigioso tre film della stessa casa produttrice. “Avere tre film a Cannes – dichiara Procacci in un’intervista nel numero del periodico di cinema Box Office, che sarà distribuito proprio in occasione del festival – significa che in Fandango abbiamo fatto un buon lavoro, a prescindere dai risultati commerciali dei film; andare a Cannes difficilmente permette un’uscita a seguire, con tutti i rischi del periodo estivo. Ma è il festival più importante del mondo: se hai un film pronto lo fai vedere ai selezionatori, che in questo caso hanno scelto e invitato i nostri tre film”.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it