Festa del Cinema di Roma e Alice nella Città si separano? La replica di Bettini e Giannelli

I direttori della sezione autonoma, Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, replicano così alle dichiarazioni del presidente Salvo Nastasi sulla possibile separazione dei due eventi 
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Dopo la cerimonia di premiazione della 19° edizione della Festa del Cinema di Roma, che ha visto trionfare Bound in Heaven come Miglior film, il presidente Salvo Nastasi ha rilasciato alcune dichiarazioni circa i rapporti tra la kermesse e la sezione autonoma e parallela Alice nella città che hanno destato stupore e polemica.

Nastasi, durante la conferenza stampa di chiusura della rassegna, ha infatti fatto intendere che la Festa del Cinema di Roma e Alice nella città si separeranno: «Alice è una realtà importante che va tutelata e valorizzata. E per tutelare e valorizzare Alice al meglio dobbiamo evidentemente separarci – ha affermato Nastasi – è chiaro che insieme diventa molto complicata l’organizzazione e la gestione, quindi adesso studieremo un percorso per renderli completamente autonomi».

Parole, le sue, che a quanto pare non sono state concordate con gli organizzatori dell’evento che si è tenuto per la prima volta sempre all’Auditorium Parco della Musica nel 2003. La manifestazione è stata poi parte della Festa del Cinema di Roma dal 2006 al 2011 e dal 2012 è diventata invece sezione autonoma e parallela della medesima.

I direttori di Alice nella Città, Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, replicano così alle dichiarazioni del presidente Salvo Nastasi sulla possibile separazione dei due eventi:

Il Presidente Salvo Nastasi oggi a titolo “personale” ha annunciato una separazione di Alice nella città dalla Festa del Cinema di Roma. Solitamente le separazioni consensuali si discutono assieme non si apprendono per caso. Siamo sinceramente stupiti dalle modalità scelte per esprimere quella che è stata definita una sua personale riflessione. Riflessione che anche noi abbiamo avvertito necessaria in questi ultimi anni e in questa edizione in particolare ma che ci saremmo aspettati di affrontare nelle sedi opportune discutendone con i soci fondatori e le istituzioni coinvolte, non soltanto con chi è stato nominato e parla a titolo personale. È vero che siamo cresciuti molto, potendo contare su un budget di 500 mila euro a fronte dei 6 milioni e mezzo su cui può contare la Festa. Pensiamo questo sia un altro tema da mettere sul tavolo. Abbiamo già intrapreso un cammino assieme a Fondazione Musica per Roma, valuteremo nelle sedi preposte i passi opportuni da compiere.

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