La crisi, la pirateria e l’aumento dell’Iva hanno messo in crisi l’esercizio cinematografico spagnolo, che hanno causato la chiusure di molte sale. Ma alcuni fattori segnalano una speranza nel settore: il successo di un film-fenomeno come ‘Ocho Apellidos Vascos’ (quasi 55 milioni di euro) ma anche varie iniziative di promozione e un’estate ormai consolidata. Lo ha spiegato ieri Jaime Tarrazon Rodon, delegato generale degli esercenti spagnoli Fece, al forum di Box Office “Mercati a confronto: Italia, Francia, Spagna” che ha aperto a Riccione le giornate Ciné. «Agosto l’anno scorso è stato meglio che dicembre: da noi la stagione estiva va alla grande. Eppure la Spagna non è diversa dall’Italia e anche noi abbiamo il mare. Per noi agosto è il grande mese per far uscire i film». Ma di recente c’è stato anche il boom della Festa del cinema: «Abbiamo iniziato nel 2009, ma è stato a ottobre dell’anno scorso che c’è stato il primo salto. E anche quest’anno, tre giorni tra fine marzo e aprile, è andata bene; la festa è servita per far tornare tanta gente al cinema con un’offerta a 2,90 euro; abbiamo avuto 1,9 milioni di presenze. Per il 2014 raddoppieremo la Festa del cinema a ottobre: abbiamo diverse aziende che vogliono sponsorizzarla». Tarrazon ha anche spiegato il rilancio del mercoledì a prezzo ridotto, «iniziato a gennaio 2014 con prezzo tra i 3 e i 4 euro a seconda del cinema e del circuito. Abbiamo fatto un’importante campagna nazionale. La risposta è stata incredibile e dimostra che la gente ha voglia di andare al cinema». © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it