Emanuela Semeraro racconta il backstage della campagna di Parthenope

La direttrice marketing e comunicazione di PiperFilm svela i retroscena della campagna di Parthenope, dalla settimana di anteprime a mezzanotte, al tour promozionale di Sorrentino. Un lavoro capillare che ha permesso di allargare il target del film anche ai più giovani
Emanuela Semeraro (© Riccardo Ghilardi/courtesy of PiperFilm)

Come vi siete mossi per accendere l’interesse del pubblico versoParthenope con così largo anticipo?
«PiperFilm è arrivata su Parthenope a Cannes, con la convinzione che fosse un film di grande qualità e capace di parlare a un pubblico largo, anche più giovane del target dei film italiani di qualità, perché racconta lo scorrere del tempo dal punto di vista di una giovane donna indipendente e moderna, e lo sguardo di Sorrentino la segue dalla nascita per tutta la sua vita. Nell’intenzione di raggiungere anche un pubblico giovane, abbiamo immaginato una campagna larga e lunga, da Giffoni in poi, che prevedesse tutti i media, tradizionali e social, per parlare ai diversi target».

Quali sono i pilastri su cui avete strutturato la campagna marketing del film?
«La campagna marketing di Parthenope è stata costruita in stretta collaborazione con il team di comunicazione di Fremantle e The Apartment, insieme a Paolo Sorrentino; ci tengo a sottolinearlo perché senza questa stretta coesione e comunione di intenti non avremmo avuto la forza di comunicare in questa direzione. Abbiamo chiaramente avviato una comunicazione tradizionale, come un grande film di un grande autore merita, attraverso Tv, radio, digital, OOH (Out of Home) e DOOH (Digital Out of Home), in-cinema, trailering e stampa, fortemente collegata a una comunicazione social meno convenzionale, indirizzata al pubblico più giovane. Siamo partiti dalla presentazione a Giffoni, dove i tre giovani protagonisti Celeste Dalla Porta, Dario Aita e Daniele Rienzo, con Sorrentino in collegamento, hanno presentato il film al pubblico dei Giffoners. Da lì è iniziata la campagna dei contenuti, teaser trailer e poster, e a settembre siamo atterrati alle anteprime di mezzanotte, comunicate con il Wild Posting OOH e digital, con fase teaser e viral. Dopo le anteprime è partita la campagna di uscita, che ha previsto un piano di contenuti social mirati a comunicare il tono di voce e le immagini del film senza svelare troppo, ma sempre nell’intenzione di ingaggiare il pubblico giovane con il suo racconto. Abbiamo coinvolto alcuni creators selezionati con grande attenzione, tra i quali Roberto Recchioni, Pietro Terzini, Maria Sole Pollio ed altri, che hanno incontrato Paolo Sorrentino in una occasione dove con grande spontaneità si è creata una bellissima empatia, e da cui sono venuti fuori bellissimi contenuti. Sorrentino ha fatto dei passaggi di promozione che sono diventati molto virali, come l’incontro a Tintoria, e poi con la Gialappa’s, o con i Jackal, fino ad altri contenuti spontaneamente virali, come Crozza o Il Forno Santa Caterina. La comunicazione social è stata supportata dal lavoro del team di Brad&K, di Davide Della Casa e Silvia Saba e del loro team, che sono stati importanti per questa grande campagna social, e l’ufficio stampa è stato curato con attenzione dallo Studio Punto e Virgola. Abbiamo costruito la campagna insieme a Demba Group, il nostro centro media, che ha dato davvero un grande apporto alla roadmap di comunicazione del film».

Paolo Sorrentino e Daria D’Antonio (DOP). Photo by Gianni Fiorito

Qual è stata la ratio dietro la scelta di realizzare una settimana di anteprime a mezzanotte?
«Avevamo bisogno di un’idea per portare Parthenope in anteprima al suo potenziale pubblico più giovane. In questo senso, proiettare il film solo a mezzanotte per una settimana in alcuni cinema ha dato la priorità agli spettatori in grado di andare al cinema così tardi, quindi i giovani. E il pubblico ci ha premiato anche in questo senso: infatti, dai dati in nostro possesso, il 42% di chi ha visto Parthenope è sotto i 34 anni, un dato davvero interessante per il cinema italiano d’autore».

Come si è inserito nella vostra campagna il tour di Paolo Sorrentino nei cinema italiani?
«Sorrentino ha incontrato il pubblico già dalle anteprime di mezzanotte. Poi dall’uscita abbiamo costruito un piano di saluti da nord a sud che prevedeva un grande tour di Paolo nei cinema monosala ma anche nei circuiti, da Milano a Palermo, Bari e Lecce, ed un tour di più weekend al nord e al centro per Celeste Dalla Porta, Dario Aita e Daniele Rienzo. Gli incontri sono stati sempre emozionanti e diversi da sala a sala, perché il pubblico di Parthenope si è aperto molto con le sue reazioni al film, cercando nelle conversazioni post proiezione alcune risposte a domande che il film pone».

Quale sarà il percorso del film post-cinema?
«Parthenope sarà disponibile su Netflix dopo la regolare finestra di 105 giorni».

Avete già venduto il film in diversi territori internazionali? Che proiezioni di vendite avete?
«Pathé ha venduto già durante il Festival di Cannes il film in tutto il mondo, un risultato davvero importante».

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