Editoriale: Finora ci ha tenuti a galla il cinema italiano. E adesso?

L'analisi del responsabile di Box Office, Paolo Sinopoli, pubblicata sul numero della rivista Box Office di aprile 2025
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In questo primo scorcio del 2025, il mercato cinematografico deve gran parte dei suoi risultati a un protagonista ben preciso: il cinema italiano. È stato proprio il nostro comparto produttivo a reggere le sorti del botteghino, con uno slancio a tratti sorprendente, alimentato da titoli capaci di attivare un circolo virtuoso fatto di passaparola e curiosità. I numeri parlano chiaro. Nei primi due mesi dell’anno, le produzioni italiane hanno registrato performance superiori a quelle dei titoli statunitensi: a gennaio, la quota di mercato del cinema nazionale ha raggiunto il 47,8%, superando di slancio il 38,9% dei film a stelle e strisce; a febbraio il trend si è mantenuto solido, con il 40% di share contro il 39% degli omologhi hollywoodiani. Risultati che hanno permesso di chiudere il bimestre inaugurale con un incremento significativo del box office complessivo rispetto allo stesso periodo del 2024: +13% a gennaio e +7,3% a febbraio.

E per il mese di marzo, possiamo affermare che l’exploit di FolleMente ha rappresentato il perno attorno al quale ha ruotato la tenuta del mercato anche in questo terzo mese dell’anno. Segno tangibile di una cinematografia in grado di intercettare i gusti e le esigenze di un pubblico sempre più alla ricerca di storie radicate nella nostra sensibilità culturale. Questi risultati sanciscono, ancora una volta, il progressivo depotenziamento della carica hollywoodiana nei primi mesi dell’anno. Un trend ormai consolidato, che non può più essere giustificato dagli scioperi dell’industria americana e che conferma l’importanza strategica di un’offerta locale ampia e di qualità. Basti guardare alla Spagna: priva di un simile supporto da parte della produzione nazionale, il mercato iberico arranca, dimostrando quanto sia determinante il ruolo del cinema domestico nel garantire tenuta e crescita.

Guardando al futuro immediato, però, le incognite non mancano. Anche quest’anno aprile si preannuncia un mese di transizione (basti ricordare il -31,9% registrato nell’aprile 2024 rispetto all’anno precedente) e, a eccezione delle produzioni hollywoodiane Minecraft e Thunderbolts*, l’offerta rimane poco incisiva. Per trovare un’accelerazione significativa occorrerà attendere la fine di maggio, quando arriveranno sul grande schermo Lilo & Stitch e Mission: Impossible – The Final Reckoning, i due “carichi da novanta” chiamati a fare da apripista in una stagione estiva che si preannuncia ricca di grandi titoli e franchise importanti. Fino ad allora, sarà fondamentale stringere i denti, valorizzando al meglio il prodotto in sala e lavorando di cesello, promuovendo al meglio (e con il giusto anticipo) i titoli di maggiore appeal.

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