Dvd: il DeCSS trascinato il tribunale

E’ cominciata nei giorni scorsi la battaglia legale, soprannominata Digital Millennium Copyright Act, che vede opporsi da una parte le otto principali case di produzione cinematografica e dall’altra Eric Corley, ossia colui che ha inventato e poi “messo in rete” un programma, il Decode Content Scrambling System, che, privando i dischi Dvd dei propri codici criptati predisposti per impedirne la duplicazione, consente il download dei file da parte degli utenti. Il giudice Lewis Kaplan ha emesso un’ingiunzione che obbliga Corley a rimuovere temporaneamente il software dal suo sito. In realtà il giornalista informatico è stato accusato più che altro di aver posto il codice-base del programma sul sito web “2600”, permettendo così a chiunque di copiare e usare il DeCSS. Una volta decriptati, i video files vengono compressi in formato DiVx (analogo all’Mp3 per la musica). La difesa comunque ha sostenuto che il DeCSS non è stato creato per facilitare la pirateria, ma per consentire ai computer che utilizzano il sistema operativo Linux (il concorrente di Windows) di girare i film in formato Dvd sul proprio drive DVD-Rom. Attualmente non esiste alcun software autorizzato a leggere i Dvd sul sistema Linux, mentre Real Video Player e Microsoft MediaPlayer lo consentono con Windows. Tale tesi è stata presentata in giudizio da uno dei fondatori di DeCSS, il diciannovenne norvegese Frank Stevenson. Mentre Robert Schumann, consulente legale dell’accusa, ha invece fatto rilevare che sul sito di Corley sono presenti centinaia di links che offrono il programma, che è in grado di girare anche su Windows. Come è facile intuire, la causa si preannuncia complessa.

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