L’industria del cinema, della musica e del software hanno oggi espresso soddisfazione, tramite un comunicato stampa diffuso da BSA, Fimi, Fapav, Fpm, per la direttiva europea sulla pirateria approvata due giorni fa a Strasburgo, che conferma quanto già previsto dalla normativa italiana attualmente in vigore e che è le tra più avanzate in Europa. Per la legge italiana sul copyright, prosegue il comunicato, la riproduzione e la diffusione di opere protette sono un reato punibile penalmente a seconda della portata dei fatti con sanzioni che arrivano fino a tre anni di carcere. Gli articoli 171, 171 bis e 171 ter regolano i comportamenti, in presenza o meno dello scopo commerciale, e configurano in ogni caso responsabilità penali per coloro che mettono a disposizione, anche mediante programmi di file sharing, opere tutelate quali film, musica e software. Chi scarica file illegalmente rischia invece sanzioni amministrative da 150 euro e che arrivano fino a 1.024 euro in caso di recidiva. La direttiva approvata dal Parlamento lascia impregiudicate le normative nazionali in materia penale e ciò che è reato rimane reato, compreso il file sharing di opere protette dal copyright.
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