È causa di dibattito lo slittamento al 7 marzo (anziché il 29 febbraio), del termine ultimo per l’uscita nei circuiti commerciali dei film candidabili ai Premi David di Donatello (premiazione il 18 aprile, nomination il 20 marzo). Per il regista Paolo Virzì, infatti, tale spostamento favorirebbe di fatto il film di Carlo Verdone ‘Grande, Grosso e Verdone’, prodotto da Aurelio De Laurentiis e in sala proprio a partire dal 7 marzo, a scapito di altri film italiani (tra cui ‘Tutta la vita davanti’ dello stesso Virzì, in uscita il 14 marzo) . «La decisione presa – ha dichiarato il regista a La Repubblica – mi pare avvantaggiare una sola persona; credo che il consiglio avrebbe dovuto invece tutelare tutto il cinema italiano e allora sarebbe più serio permettere la partecipazione di tutti i numerosi film nazionali in uscita a marzo. Capisco l’esigenza di un produttore di proteggere i propri film, ma quanto accaduto getta discredito sul premio. Mi spiace anche per Verdone che adoro e che, sono convinto, sia estraneo alla manovra».
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it