Uno spettacolo di trapezisti prima del film, la proiezione di mezzanotte come occasione per un pigiama party collettivo, ma anche la possibilità di andare in sala facendo qualcosa di concreto per l’ambiente. Queste sono solo alcune delle iniziative più curiose, innovative e originali messe in campo nell’ultimo anno da alcuni circuiti ed esercenti italiani per vivere il cinema in modo diverso, andando oltre il classico incontro con i talent.
L’obiettivo, infatti, è quello di sorprendere lo spettatore con attività alternative e complementari all’esperienza in sala, un’occasione di intrattenimento diversificato per attrarre e fidelizzare i clienti più assidui, ma anche per (r)innovare il rapporto con il proprio pubblico. Il tutto coadiuvato da un’intensa attività social che consente di amplificare la cassa di risonanza di queste operazioni, che in alcuni casi diventano anche un marchio distintivo per lo stesso cinema. Così abbiamo chiesto ad alcuni esercenti di raccontarci le loro iniziative più particolari e di successo, realizzate una volta sola oppure replicate più volte e integrate nel proprio palinsesto annuale. E se c’è un sentimento comune condiviso da tutti, è che per gli spettatori la sala è sempre più un luogo da vivere oltre la semplice visione di un film.
L’ARTE CIRCENSE DI MOVIE PLANET GROUP
Unire il cinema all’arte circense: è l’idea particolare di Movie Planet Group, nelle loro nove strutture tra Piemonte e Lombardia che coprono dal cinema d’essai al mass market commerciale. «Abbiamo pensato a una collaborazione con l’associazione Ugart, nata da una costola del Circo Orfei a Vigevano, che si occupa di spettacoli circensi e giocoleria», spiega l’amministratore delegato Alessandro Rossi. «Per noi creano spettacoli ad hoc che durano 5-8 minuti, presentati al pubblico alla première prima della proiezione. Ad esempio, per Wicked abbiamo avuto uno spettacolo con due ballerine acrobate vestite una di rosa e una di verde: si sono appese a dei cavi realizzando coreografie molto belle. Tipi diversi di balletti sono stati preparati per Cattivissimo Me 4». Naturalmente l’iniziativa prevede la creazione di una struttura adeguata nella sala: «Abbiamo allestito apposta una sala per ogni nostra struttura con anelli agganciati alle travi, oltre i pannelli che rivestono le sale, per poter agganciare le funi. Abbiamo anche adeguato l’audio e installato luci dedicate in un setting più vicino al teatro che al cinema, con un paio di riflettori. Mentre ai costumi e alle scenografie pensano loro. A volte vengono usati effetti fumo o pirotecnici, naturalmente con luci fredde conformi alla sicurezza in una sala cinematografica, oppure coreografie con grandi bolle di sapone. È un’operazione che va portata avanti con costanza e ci permette di creare contenuti speciali perfetti per i social. Per il pubblico è come un omaggio gratuito compreso nel prezzo del biglietto, vediamo sempre un bel ritorno».
VISIONE “TRUCCATA” AL CINEMA BARBERINI
Truccarsi per partecipare in modo ancora più coinvolgente all’esperienza del film: ci ha pensato il Cinema Barberini di Roma per il film Wicked. «Insieme a Francesca Rumi di Universal abbiamo pensato a una proposta davvero curiosa», racconta Caterina Saviotti, amministratore del Barberini. «Abbiamo approntato una make-up station con due truccatrici: chi acquistava il biglietto aveva la possibilità di essere truccato da due professioniste a tema Wicked. È stato un successo, soprattutto tra le mamme e i bambini, ma anche tra gli adolescenti. La prima idea con Universal era di invitare alcuni influencer a truccarsi a una make-up station, ma poi insieme ci siamo dette: perché non farlo anche per il pubblico?». La risposta è stata entusiasta: «Il pubblico del cinema vuole essere coinvolto il più possibile su tutte le iniziative, vuole trascorrere mezza giornata guardando il film e divertendosi attraverso un’esperienza diversa».
IL FLASHMOB DI POP UP CINEMA
Un flashmob che dia avvio al film fuori dallo schermo, sul palco del cinema, con una performance a tema di artisti dal vivo: è l’iniziativa organizzata al Cinema Pop Up Arlecchino di Bologna per la proiezione del documentario La Singla sulla più grande ballerina di flamenco della storia, Antonia Singla, che era non udente. L’idea sviluppa e valorizza anche le sinergie col territorio, spiega Francesco Fantoni, vice president di Pop Up Cinema. «Abbiamo pensato di coinvolgere un gruppo di ballerini di flamenco con il gruppo “Los Viernes en la Cueva”: mentre la gente attendeva la proiezione, quindi mentre la sala si andava riempiendo, i ballerini si sono alzati tra il pubblico e hanno iniziato a danzare il flamenco tra le poltrone, fino a riunirsi nell’avanti schermo». Un vero e proprio flashmob, quindi, che si trasforma in performance e trascolora direttamente nelle prime immagini del film: «I ballerini hanno interpretato un passo di danza famoso creato dalla Singla: durante l’esecuzione è partita la proiezione del film, che si apre con questo movimento. I ballerini si sono in un certo senso persi nello schermo, con una sensazione di continuità di visione tra realtà e film». Un’iniziativa apprezzatissima che ha potuto poggiare anche sul sostegno diretto degli amanti di flamenco: «È stata l’opportunità per coinvolgere gli appassionati di flamenco e usare in modo funzionale anche i lor o canali per comunicare questo evento».
FORMAT PER TUTTI I PUBBLICI AL THE SPACE
Oltre alla proposta di gadget, fonte di continua ricerca per non ripetersi e venire incontro ai diversi tipi di pubblico, il circuito The Space Cinema nel 2024 ha puntato molto sul concetto di format per valorizzare le diverse proposte di programmazione, a partire dalla comunicazione social e fino a quella in sala. «Assieme ai team di programmazione e sale abbiamo realizzato format diversi che “vestono” i film e rendono chiara e allettante la proposta, fin dalla sua veste grafica», spiega Andrea De Candido, Head of Marketing di The Space. «Abbiamo per esempio il format “Da non perdere”, che applichiamo a film che si immagina, a torto, che siano meno adatti al pubblico dei nostri multiplex, ad esempio film di qualità come Povere creature! o The Substance. Sono titoli che consigliamo e comunichiamo con una campagna ad hoc: il claim è proprio “Fidati, è un consiglio di The Space Cinema”. C’è poi il format “Da urlo” per i thriller/horror, con gadget speciali per chi acquista il biglietto online il primo giorno programmazione. Oppure ancora “Back on the Big Screen” per segnalare i titoli che tornano su grande schermo, come Il Padrino». Non si tratta dunque di rassegne: la particolarità del format è proprio la sua immediata riconoscibilità grafica, unita al claim molto chiaro, che può attirare ma anche guidare gli spettatori nelle scelte diventando quasi un marchio di garanzia targato The Space.
LA SOSTENIBILITÀ DI NOTORIOUS CINEMAS
Cinema, divertimento, ma anche attenzione all’ambiente. Tre elementi che si fondono nell’operazione “Sostenibilità: Il robot selvaggio”, messa in campo dal circuito di Notorious Cinemas, che ha permesso al suo pubblico di adottare un albero a proprio nome. «In virtù del nostro impegno sulla sostenibilità abbiamo puntato su un progetto che ci sta molto a cuore, sviluppato con Universal, in particolare sul film Il robot selvaggio, in occasione del quale in sala, nei nostri ledwall e nei monitor all’interno di tutti i cinema del circuito, abbiamo passato una nostra clip sulla sostenibilità brandizzata Il robot selvaggio», spiega Andrea Stratta, amministratore delegato di Notorious Cinemas. Contestualmente, ai primi 50 clienti che hanno acquistato il biglietto online nel circuito Notorious, Universal ha regalato un albero della foresta de Il robot selvaggio, in partnership con Treedom, il sito che permette di piantare alberi e seguire a distanza il progetto agroforestale al quale si contribuisce. Il coinvolgimento, insomma, è stato diretto: «Abbiamo inviato una newsletter ad hoc attraverso la quale lo spettatore poteva riscattare l’albero e dargli il proprio nome». L’iniziativa è in continuità con lo spirito di Notorious nei confronti della sostenibilità ambientale: «Il nostro circuito ha una propria Notorious Forest con Treedom: stiamo proponendo ai nostri clienti la partecipazione tramite un contributo che può essere variabile, da un euro a un massimo di 10 euro, per acquistare un albero intero che è possibile riscattare e nominare. L’iniziativa sta performando molto bene: è partita a fine giugno e prosegue anche ora».
IL CINEFORUM ALTERNATIVO DI CIRCUITO CINEMA
La sala torna a essere luogo di comunità: è questo l’obiettivo di “PoltronCine”, il cineforum alternativo targato Circuito Cinema, nato il 13 marzo 2024 e guidato dal critico cinematografico e caporedattore di CiakClub Carlo Giuliano. «Il format “PoltronCine” nasce dall’esigenza di ricominciare a raccontare e a vivere le sale cinematografiche come luogo di incontro, scambio e confronto, in cui il film è solo il punto di partenza per un’esperienza più ampia di comunità», racconta Fabio Fefé, direttore area programmazione di Circuito Cinema. «L’obiettivo è di riunire un pubblico giovane intorno a un appuntamento al cinema che sia ricorrente, che bilanci cinema d’autore e film d’intrattenimento, ma sempre accomunati dalla ricchezza della discussione collettiva». Una riproposizione del concetto del vecchio cineforum, insomma, ma in versione rivisitata anche negli spazi di condivisione: «Per questo diventa centrale il foyer, dove, dopo la proiezione, approfittando del bar e delle sedute, ci riuniamo e cominciamo a parlare a ruota libera: uno scambio senza barriere tra l’ospite e gli spettatori. Ad oggi, “PoltronCine” conta 12 incontri, tra nuove uscite e grandi classici, tre cinema, più di 2.000 spettatori e tra gli ospiti grandi registi, critici, appassionati o professionisti di altri settori che hanno arricchito gli incontri con approfondimenti tematici».
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