Non di rado negli ultimi anni si è assistito a un movimento di rinnovamento delle sale italiane che ha portato nuova linfa vitale all’esercizio cinematografico. Meno frequente, però, è assistere a un circuito relativamente giovane che si espande a ritmo sostenuto, prendendo in gestione nuovi cinema e riprogettandoli da capo a piedi con le migliori tecnologie e poltrone recliner, dedicando grande attenzione alla cura di ambienti, design, servizi e attività ecosostenibili. Sono all’insegna della qualità, infatti, le linee guida del modello di Notorious Cinemas, guidato dall’amministratore delegato Andrea Stratta e dal presidente Guglielmo Marchetti, anche chairman del gruppo Notorious Pictures a cui il circuito fa a capo. Un circuito che oggi conta sette multisale (per un totale di 57 schermi): Centro Sarca di Sesto San Giovanni (MI), Rovigo, lo storico cinema Gloria in centro a Milano, Cagliari e Merlata Bloom di Milano, a cui si aggiungono quella di Ferrara, che ha aperto con successo i battenti lo scorso settembre, e di Sinalunga (SI), presa in gestione a metà settembre e a breve oggetto di una nuova ristrutturazione.
L’espansione, quindi, non accenna a fermarsi: «Il nostro business plan prevede un numero totale di aperture attorno alle 15-20 multisale, così da poter raggiungere il 5% di quota di mercato nazionale», spiega Stratta. «Ovviamente i quasi tre anni di stallo del Covid hanno rallentato questo processo ma contiamo di raggiungere questo obiettivo entro il 2028-2029».
Dopo Merlata Bloom, a settembre avete inaugurato la vostra sesta multisala a Ferrara (10 sale), completamente ristrutturata. Come si presenta il nuovo cinema sotto il brand Notorious Cinemas?
«Lo scorso 1 luglio abbiamo siglato un contratto di locazione con la multisala di Ferrara e il giorno stesso abbiamo avviato ilavori di ristrutturazione per il rifacimento completo del cinema in tutte le sue parti. La nostra strategia, infatti, prevede di subentrare a cinema già esistenti e di rinnovarli secondo le linee guida del nostro format “Notorious Cinemas The Experience” all’insegna dei più alti standard qualitativi a livello di tecnologia, comfort e design. Una formula che abbiamo applicato alla lettera con la multisala di Ferrara che presenta standard pari, o addirittura superiori, a quelli di Merlata Bloom di Milano. Non a caso siamo partiti benissimo e il cinema conta già oltre 12.000 biglietti staccati nelle prime 3 settimane di attività. E grazie a Ferrara e Sinalunga (in provincia di Siena), il nostro circuito ha già raggiunto una quota di mercato attorno al 2,20%».
Qual è la ratio dietro l’operazione di Ferrara?
«Grazie a questa nuova multisala siamo riusciti a penetrare anche in Emilia-Romagna, allargando così il nostro raggio d’azione. Ora siamo presenti in cinque regioni, comprese Lombardia, Toscana, Sardegna e Veneto. È un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo prefissato da Notorious Cinemas, ovvero di diventare il circuito cinematografico indipendente più importante d’Italia. E per raggiungere questo risultato è necessario essere presenti in tutto il territorio italiano. Inoltre, con Ferrara abbiamo messo in piedi un’operazione innovativa, economicamente sostenibile e all’avanguardia».
Di cosa si tratta?
«Abbiamo vinto un bando pubblico che ci ha permesso di siglare una partnership con la Facoltà di Economia dell’Università di Ferrara. Con questo accordo rendiamo disponibili tutte le nostre sale agli studenti per seguire le lezioni nei giorni feriali, dalle 8.30 alle 17.30, esclusi weekend, festività e periodo estivo. In cambio riceviamo un compenso che ci consente sia di sostenere i costi di gestione legati a questa attività, sia di rendere ancora più sostenibile il nostro investimento nella multisala. Al termine delle lezioni, il cinema viene completamente pulito per poi riaprire mezz’ora dopo al pubblico con il primo spettacolo della giornata. In questo modo sfruttiamo al meglio i nostri spazi, rinunciando a pochissimi spettacoli pomeridiani durante la settimana. E la domenica mattina programmiamo anche alcuni spettacoli per le famiglie con bambini che richiamano grande attenzione».
A che punto è il processo di espansione del vostro circuito e quando sarà ultimato?
«Il nostro piano di espansione prosegue a ritmo serrato, nell’ottica di diventare un circuito nazionale di riferimento per tutto il mercato. A una settimana dall’inaugurazione di Ferrara, il 13 settembre abbiamo preso in gestione una nuova multisala a Sinalunga, 9 sale per 1.700 posti. Nelle prossime settimane a Sinalunga sarà avviato un processo di ristrutturazione che inizierà dalle sale per poi spostarsi a tutte le altre aree della struttura. Il nostro business plan prevede un numero totale di aperture attorno alle 15-20 multisale, così da poter raggiungere il 5% di quota di mercato nazionale».
Entro quando credete di poter raggiungere questi numeri?
«Ovviamente i quasi tre anni di stallo del Covid hanno rallentato questo processo ma contiamo di raggiungere questo obiettivo entro il 2028-2029».
Avete nuove strutture in arrivo?
«Siamo in fase di trattativa e negoziazione con un paio di multisale che potrebbero rendersi disponibili nella seconda metà dell’anno prossimo. Vorremmo aprire una o due nuove multisale targate Notorious Cinemas nel 2025».
State valutando nuovi cinema anche nel Sud Italia?
«Sì, abbiamo già un cinema a Cagliari e valutiamo sempre tutte le opportunità sul mercato. Chiaramente ogni proposta viene valutata attentamente e deve essere sostenibile da un punto di vista economico».
Parliamo di numeri. Siete soddisfatti dei risultati raggiunti dal circuito nel 2024?
«Assolutamente sì. L’apertura di Merlata Bloom a Milano ha dato una grande spinta alla crescita e al potenziamento di Notorious Cinemas. Basti pensare che nei mesi estivi Merlata rientrava regolarmente tra le prime dieci multisale italiane, e ancora oggi è tra i cinema indipendenti più importanti del Paese. Un successo che si riflette chiaramente anche nel rapporto con le distribuzioni, che hanno ormai compreso le potenzialità del progetto di crescita del nostro circuito. Nel 2024 dovremmo raggiungere un totale di 1,4 milioni di spettatori, con una quota di mercato superiore al 2%. E considerando che nel 2023 la nostra quota era del 1,23%, la curva di crescita è davvero degna di nota».
Nonostante i momenti complessi, Notorious Cinemas non ha mai smesso di investire in nuovi cinema. Perché ha ancora senso espandere un circuito cinematografico nell’attuale contesto di mercato?
«Ha senso per una molteplicità di fattori. Dobbiamo renderci conto che la pandemia ha ridefinito gli standard che il cliente si aspetta dalle esperienze di intrattenimento, siano esse legate al cinema, alla ristorazione, o ad altri settori. Il pubblico è più esigente del passato e, una volta uscito di casa, vuole trascorrere momenti unici in termini di offerta e qualità. Una formula che sin dall’inizio era alla base del modello strategico di Notorious Pictures. Per questo, quando siamo entrati in un mercato maturo con oltre 200 multisale, abbiamo compreso subito che per affermarci avremmo dovuto differenziarci dalla concorrenza mettendo al centro del nostro progetto gli spettatori. Così abbiamo investito in comodissime poltrone recliner, in ambienti di lusso e in servizi di altissimo livello. Si può dire che abbiamo fornito al cliente post-Covid esattamente ciò che stava cercando e i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
Come si esprime nel concreto il rapporto sinergico con Notorious Pictures?
«Quando siamo partiti nel 2019 potevamo contare su una struttura piuttosto 2024 ridotta, ma abbiamo fatto affidamento su tutti i servizi e le funzioni del nostro gruppo Notorious Pictures. Mi riferisco ai servizi amministrativi, finanziari, di risorse umane e all’enorme supporto di un dipartimento marketing abituato a lanciare circa 20 film all’anno. Un sostegno che ci ha permesso di definire anche politiche di comunicazione efficienti e sul lungo termine. Ancora oggi la sinergia con il nostro capogruppo è essenziale».
Il nostro mercato presenta stagioni altalenanti, con mesi più scarsi di prodotto e altri più affollati. Secondo lei quali sono le mancanze più gravi in termini di offerta cinematogra ca e come porvi rimedio?
«Negli ultimi due anni si sono appianati diversi squilibri del mercato italiano. Poco alla volta è venuto meno il problema dell’alta stagionalità e assistiamo regolarmente a uscite day-and-date con il Nord America. Un po’ perché le piattaforme streaming necessitano di uscite cinematografiche in contemporanea su scala mondiale, un po’ perché il nostro pubblico ha dimostrato di saper rispondere in massa anche nei mesi estivi. Basti pensare ai risultati di Barbie, Oppenheimer, Inside Out 2, Deadpool & Wolverine e Cattivissimo Me 4. Quest’anno il mese di agosto ha superato aprile e maggio, e i numeri di luglio sono stati addirittura più alti di quelli di agosto. Abbiamo un mercato meno ondivago, dove i movimenti verso le massime oscillazioni sono determinate dalla presenza o meno dei grandi blockbuster. Purtroppo assistiamo a una sofferenza generalizzata del prodotto medio-piccolo e del cinema italiano in termini di incassi, non solo d’estate ma durante tutto l’anno. Forse oggi il punto più critico è proprio la necessità di un prodotto più forte dal punto di vista commerciale: ci sono troppi pochi film che catalizzano l’attenzione dello spettatore e il prodotto dovrebbe essere pensato in relazione ai gusti e alle esigenze del nuovo pubblico. Mi rendo conto che è un discorso complesso, del resto è una criticità che si riscontra in tutto il mondo, non solo in Italia. Ma è un tema che necessita ugualmente di una autoanalisi critica».
Come valuta il sostegno del Governo all’esercizio nell’ultimo anno e cosa auspica per il futuro?
«Alla luce dei nuovi valori del mercato cinematografico italiano, ormai attestato su un 25-30% in meno rispetto al pre-pandemia, il sostegno del Governo, attraverso il tax credit dei costi di funzionamento, resta indispensabile per scongiurare la chiusura massiva delle multisale. A maggior ragione il supporto del MiC è importante per sostenere questo processo di rinnovamento delle multisale italiane, che hanno in larga parte una media di oltre 20 anni di età. Oso addirittura affermare che, per quanto riguarda il tax credit per le ristrutturazioni delle multisale, dovrebbe essere aumentata la percentuale di copertura dell’investimento effettuato dagli esercenti se vogliamo mantenere un livello di spettatori pari o superiore a quello attuale».
Ogni anno escono nuove tecnologie audio e video per le sale. Quali crede siano quelle più all’avanguardia e potenzialmente implementabili per i cinema di domani?
«Sicuramente è ormai irreversibile la transizione dal proiettore digitale a quello laser. Una trasformazione accelerata dall’aumento dei costi legati alla tecnologia elettrica, in quanto i proiettori laser funzionano senza le lampade xenon, evitando così consumi e costi legati a queste. Nei prossimi anni, quindi, la tecnologia laser farà un balzo in avanti e avrà un importante processo di sviluppo, speriamo anche con un abbassamento dei costi. Allo stesso tempo, però, è più un passaggio dettato dall’abbattimento dei costi operativi che dalle esigenze del pubblico, il quale difficilmente noterà la differenza da prima. Mentre ad andare incontro ai gusti dello spettatore di domani credo sarà lo sviluppo più consistente di sale Premium. Penso ad esempio alla tecnologia Imax, che porta al cliente un’esperienza video e audio nettamente superiore alla media delle sale. Un valore aggiunto ancora più accentuato quando gli stessi film vengono girati interamente con telecamere Imax, come già visto in Oppenheimer di Christopher Nolan».
Notorious Cinemas è anche sinonimo di comfort, che per lei è sempre stato un requisito essenziale per una sala. Qual è il valore aggiunto delle vostre poltrone e come procede la collaborazione con Cinearredo?
«Per noi comfort e qualità è sempre stato un binomio imprescindibile e l’esperienza che vogliamo offrire allo spettatore trova nella poltrona reclinabile la sua massima espressione. Le sedute vengono progettate e adattate a seconda della multisala, offrendo un plus percepito e apprezzato dal cliente. Come al Notorious Cinema Centro Sarca di Sesto San Giovanni (MI), dove le poltrone recliner con motore elettrico hanno portato a triplicare in breve tempo la quota di mercato della struttura. Abbiamo poi fatto lo stesso a Merlata Bloom, offrendo un comfort senza eguali in un raggio di decine di chilometri. Grazie alla collaborazione con Cinearredo riusciamo a installare poltrone tailor made customizzate nei minimi dettagli e nel rispetto delle nostre esigenze. Cinearredo riesce sempre a seguirci con flessibilità nello sviluppo, nella produzione e nella installazione, dando vita a sedute che garantiscono il massimo comfort».
In che modo mantenete vivo il legame con il pubblico più giovane in termini di comunicazione?
«Cerchiamo di tenere viva l’attenzione del target più giovane attraverso una comunicazione social costante e capillare, innescando l’interazione, il dibattito, e invitando anche a iniziative particolari. Inoltre, possiamo contare anche sul lavoro di un marketing manager e di un social media marketing manager».
Quanto conta la fidelizzazione nella vostra strategia e come la attuate?
«La fidelizzazione conta moltissimo ed è fondamentale per mantenere viva l’attenzione dei nostri clienti più affezionati. Oltre a rispettare sempre alti standard qualitativi nelle nostre strutture, che, non dimentichiamo, è la prima forma di fidelizzazione, inviamo anche una newslsetter periodica con inviti a première e vantaggi personalizzati. È particolarmente apprezzata anche la nostra Notorious Card, che prevede 5 ingressi a un costo medio di 32 euro, da utilizzare nei successivi sei mesi. Abbiamo deciso di non aumentare il numero di ingressi e di non ridurre il numero di mesi per non creare pressione nel nostro cliente, evitando così eventuali barriere psicologiche all’acquisto».
Che passi avanti avete fatto sul piano della sostenibilità e che obiettivi vi siete prefissati?
«La sostenibilità ambientale è un aspetto strategico per Notorious Cinemas. Siamo a tutti gli effetti un circuito ecosostenibile, utilizziamo energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili e tutti i materiali utilizzati nei nostri bar sono compostabili. Anche quando ristrutturiamo diamo priorità ai materiali ecosostenibili: ad esempio, le nostre moquette sono realizzate con materiali riciclati e le nostre poltrone sono rivestite in ecopelle. Tutti materiali che, nonostante abbiano un costo superiore rispetto ad altri, siamo felici di utilizzare perché crediamo fermamente nel valore di queste iniziative. Abbiamo poi siglato una serie di accordi con società ed enti da sempre vicini al tema della sostenibilità ambientale, ospitando a titolo gratuito i loro eventi di sensibilizzazione. Inoltre, il gruppo Notorious Pictures ha deciso di redigere il proprio bilancio secondo i principi ESG, quindi con particolare attenzione al tema della sostenibilità ambientale».
Come crede chiuderemo quest’annata cinematografica?
«Il 2024 dovrebbe essere un’annata leggermente inferiore al 2023, anche se confido sempre che i prossimi film in uscita tra fine novembre e il periodo natalizio possano dare una nuova scossa al mercato e invertire il trend che sembra assestarsi intorno ai 70 milioni di spettatori. Per quanto riguarda il nostro circuito, invece, grazie alle nuove aperture dovremmo chiudere con oltre il 2% di quota nazionale».
Quali sono le sue aspettative per il 2025?
«Secondo le nostre stime attuali, nel 2025 il mercato cinematografico potrebbe chiudersi a +5% rispetto al 2023 e al 2024, quindi leggermente sopra i 70 milioni di spettatori. Mentre Notorious Cinemas dovrebbe superare il 2,5% di quota di mercato».
Se potesse cambiare qualcosa nell’industria cinematografica con uno schiocco di dita, cosa farebbe?
«Mi piacerebbe poter contare su un programma quinquennale di sostegno del Governo che possa permettere una pianificazione a lungo termine di sviluppo e ammodernamento delle sale cinematografiche italiane, senza dover attendere di anno in anno quali saranno le misure a sostegno del settore. Questo garantirebbe una maggiore tranquillità negli investimenti, innescando un sistema virtuoso di cui tutti beneficerebbero. E infine, se posso aggiungere un’ultima cosa, vorrei regole chiare sulle window che possano evitare confusione da parte degli spettatori».
QUESTA INTERVISTA È STATA PUBBLICATA SUL NUMERO DI NOVEMBRE DI BOX OFFICE
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