Di seguito un estratto della cover story dedicata all’esercente del circuito Arcadia, Laura Fumagalli, pubblicata su Box Office del 30 ottobre (n. 18). Per leggere il testo integrale clicca QUI, oppure scarica la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o abbonati direttamente alla versione cartacea della rivista.
“Energia” non è solo il nome delle sale più evolute e all’avanguardia di Arcadia Cinema. «Energia è innanzitutto la passione che intendo trasmettere al nostro pubblico e che ricevo dagli spettatori, entusiasti di vedere un film nelle nostre sale», spiega Laura Fumagalli, da 25 anni esercente («anche se già al Cinema Centrale di Melzo, oltre 40 anni fa, ho iniziato a muovere i primi passi»), insieme alla sua famiglia, del circuito lombardo Arcadia composto da quattro strutture: il flagship di Melzo (5 sale – MI), primo multiplex in Italia inaugurato a maggio 1997, la neonata multisala di Stezzano (7 schermi – BG) aperta a fine ottobre 2021 e le strutture di Bellinzago Lombardo (10 sale – MI) ed Erbusco (6 sale – BS). «I nostri spettatori associano il brand Arcadia ad un’esperienza cinematografica unica e irripetibile, fondata sui più alti standard tecnologici di immagini e suono e su schermi Premium Large Format (PLF). La nostra punta di diamante è la celebre Sala Energia di Melzo: 630 posti con platea ad anfiteatro, schermo con base di 30 metri, due proiettori digitali Christie 4K laser in stack, due proiettori pellicola 35/70mm (di cui un proiettore DP70 Philips) e la più grande configurazione al mondo dell’impianto audio immersivo Dolby Atmos™ – Meyer Sound». Non a caso questo format è stato replicato nella recente struttura di Stezzano con ben due sale Energia. Si tratta del primo cinema in Italia con proiettori 4K laser in tutte le sale, due schermi Premium Large Format e impianto immersivo Dolby Atmos™ – Meyer Sound, caratterizzato da 7 megaschermi e recliner seats, targate Cinearredo, in tutte le sale. «Per amplificare l’ “effetto wow” dello spettatore, l’ingresso nelle sale stadium seating è posizionato in alto, così da poter ammirare subito la maestosità degli schermi. Non è un caso che la maggior parte dei nostri spettatori appena entra in sala, scatta subito una foto o un selfie per ri- cordare l’esperienza cinematografica in Arcadia e condividerla poi sui social».

Laura Fumagalli nella sala Energia del cinema Arcadia di Stezzano (© Valerio Pardi)
A quasi un anno dall’inaugurazione, come procede l’attività del cinema di Stezzano?
Il pubblico è molto entusiasta della struttura, apprezza il design moderno degli spazi architettonici, l’eleganza degli ambienti, l’elevata tecnologia e la comodità delle poltrone. Non posso negare che stiamo ancora “costruendo” il nostro pubblico in questa nuova struttura, in quanto ricordiamo che, a distanza di poco meno di due mesi dall’apertura, il Decreto Festività aveva introdotto le forti restrizioni che tutti ben conosciamo. È poi mancato un flusso costante di grossi titoli commerciali in grado di sfruttare appieno il potenziale delle sale. Certo sono andati molto bene titoli come Spider-Man: No Way Home, The Batman, Doctor Strange 2, Jurassic World – Il dominio, Top Gun: Maverick e Minions 2, anche se in quasi un anno di programmazione questi film non sono stati sufficienti per raggiungere un bilancio positivo. Ma stiamo preparando “un pubblico in attesa” che non vede l’ora di tornare a Stezzano per guardare i grandi blockbuster in arrivo. In questi anni difficilissimi per il nostro settore, siamo riconoscenti per il grandissimo lavoro che è stato fatto e che continua a svolgere Anec, il presidente Lorini e il direttore generale Gialdini, in stretta sinergia con il Ministero della Cultura. Lo stesso sincero e profondo riconoscimento che esprimo, a livello europeo, a Unic, al presidente Clapp e al direttore generale Laura Houlgatte-Abbott.
E gli altri vostri cinema?
Per Arcadia Melzo il 2022 è un anno importante, perché festeggiamo 25 anni di attività. Per questo abbiamo in programma un upgrade degli arredi delle sale. Nonostante in fase di costruzione siano state fatte scelte all’insegna della massima qualità, riteniamo che sia importante continuare ad investire sostituendo le poltrone, le moquette, l’illuminazione delle gradinate con l’installazione di nuove lampade led, ammodernando anche gli arredi. Gli stessi interventi saranno eseguiti anche nella nostra struttura di Erbusco, che aveva aperto esattamente un anno dopo quella di Melzo. Sul fronte tecnologico, invece, nel corso dei decenni abbiamo sempre investito moltissimo proponendo, per primi in Italia, tutte le novità tecnologiche che via via sono state introdotte nel nostro settore. Basta ricordare che Arcadia è stato il primo cinema ad attrezzare una sala con proiettore digitale nel lontano 2001 (tra i primissimi film presentati Star Wars L’Attacco dei cloni e Pinocchio di Roberto Benigni, “digitalizzato” presso Cinecittà Digital), a cui è seguita l’introduzione della tecnologia 3D e, successivamente, della tecnologia HFR con la proiezione de Lo Hobbit. Allo stesso tempo abbiamo mantenuto a Melzo, unico cinema commerciale in Italia, il sistema di proiezione 70mm, che ci permette di riproporre in questo formato i grandi capolavori della storia del Cinema come 2001 Odissea nello Spazio – al quale sono particolarmente legata – e film più recenti come The Hateful Eight, Interstellar, Dunkirk, Tenet, Assassinio sull’Orient Express, Joker, Ready Player One e Assassinio sul Nilo.

(© Valerio Pardi)
Parliamo di Cinema in Festa. Come giudica questa iniziativa e com’è andata nelle vostre strutture?
I risultati registrati in questa prima edizione sono, senza dubbio, incoraggianti. Finalmente possiamo contare su un doppio appuntamento che si ripeterà due volte all’anno per i prossimi cinque anni e su una promozione, a livello nazionale, davvero capillare e impattante. Sono convinta che l’aver dato vita a un’iniziativa con una prospettiva sul futuro sia stata la scelta vincente. Io stessa, nel presentare “Cinema in Festa” al nostro pubblico, ho spiegato i pregi di questo evento e la possibilità di riviverlo con continuità nel futuro. In questa prima edizione il passaparola è cresciuto di giorno in giorno e sono certa che “Cinema in Festa” crescerà ulteriormente da un appuntamento all’altro. Servono più edizioni per farla conoscere a tutto il pubblico generalista ma credo che, nei prossimi anni, potremo avvicinarci agli oltre 3 milioni di spettatori che popolano la Festa del Cinema in Francia. Sono poi felice che siano venute in sala tantissime famiglie e molti giovani, i maggiori fruitori di contenuti sulle piattaforme streaming. Speriamo di averli conquistati facendo loro riscoprire che solo l’esperienza condivisa con altri spettatori, nel buio della sala e davanti al grande schermo, è in grado di trasmettere.
Quindi nessuna nota dolente?
Per le prossime edizioni del “Cinema in festa” auspichiamo un maggior numero di titoli di appeal per il pubblico. In questa prima edizione i titoli che hanno funzionato meglio nei nostri cinema sono stati Top Gun: Maverick, la versione estesa di Spiderman: No Way Home, Minions 2 e la riedizione di Avatar, approdato in sala l’ultimo giorno dell’iniziativa. Nelle nostre sale Energia PLF di Melzo e Stezzano abbiamo riproposto anche i film Dune e Blade Runner 2049, così da compensare e ampliare l’offerta di film per il nostro pubblico più appassionato che ci segue da tanti anni.

(© Valerio Pardi)
Secondo Cinetel, i film medio-grandi incassano l’80% del risultato finale in sole due settimane. Alla luce di questi dati, qual è la sua opinione su finestre theatrical ridotte?
Anzitutto mi preme chiarire che la finestra di esclusiva rimane vitale per la sopravvivenza e il successo dell’esperienza theatrical. Condivido pienamente le parole pronunciate tempo fa da Fithian, presidente Nato (National Association Theatre Owners): “le finestre di esclusiva non saranno più quelle del passato, ma non possono neanche essere quelle istituite durante la pandemia. Le uscite simultanee non funzionano, per nessuno. Il flusso costante di titoli commerciali con una finestra di esclusiva rimane essenziale per la ripresa dell’esercizio e per la redditività dell’intero ecosistema cinematografico”. In generale potremmo anche essere d’accordo con un accorciamento della finestra theatrical, ma solo a fronte di una flessione delle percentuali di noleggio. In ogni caso credo che la riduzione delle finestre contribuisca solo ad incrementare la confusione nel pubblico, che non sa più quando e dove escono i film. Quando la window era meglio regolamentata, gli spettatori erano più incentivati a vedere un film sul grande schermo, sapendo che altrimenti avrebbero dovuto attendere mesi e mesi prima di poterlo vedere sul piccolo schermo. In un’ottica di window che si accorciano, è fondamentale rivedere gli equilibri tra le parti, anche perché ultimamente abbiamo assistito solo a un incremento generalizzato delle percentuali.

Il cinema Arcadia di Melzo
Oggi l’impennata dei costi energetici è una vera e propria spada di Damocle per l’esercizio. Quanto ancora potranno resistere le sale?
La gestione attuale delle sale è senza dubbio difficile. All’offerta cinematografica debole sotto il profilo commerciale, si è aggiunto l’aumento esponenziale dei costi operativi rispetto al periodo pre-Covid. Anche noi, come tutti i colleghi esercenti, abbiamo ricevuto bollette energetiche insostenibili. Nel nostro cinema di Bellinzago (10 sale) abbiamo ricevuto una bolletta di 53mila euro per il mese di luglio e di 48mila euro ad agosto. Certo, con qualche accorgimento sulla riduzione dei tempi di pre-accensione e di spegnimento degli impianti di condizionamento, oltre a prestare maggiore attenzione alle luci accese, qualcosa siamo riusciti a risparmiare. Ma ovviamente non basta. Siamo fiduciosi che arrivi presto un segnale concreto di sostegno all’esercizio da parte del Ministero per calmierare gli attuali costi energetici. Con il periodo già difficile in sé, questo ulteriore aggravio dei costi proprio non ci voleva e in questo senso i bilanci evidenziano una perdita importante. Ma voglio continuare ad essere resiliente ed ottimista sul futuro e confido in un 2023 migliore.

Un momento della première di Doctor Strange 2 nella sala Energia di Arcadia Melzo
Ritiene adeguata l’offerta cinematografica dei prossimi mesi per i suoi cinema?
Assolutamente no. È stato un inizio stagione difficile e lo saranno anche i prossimi mesi fino a fine anno. Esclusi pochi film di prossima uscita come Black Adam, Black Panther: Wakanda Forever, Il gatto con gli stivali 2, The Fabelmans, Avatar: La via dell’acqua, manca un calendario che ci possa far lavorare a pieno regime. Poter lavorare bene 12 mesi all’anno è sempre stato e resta l’obiettivo dell’esercizio italiano. Come al solito, c’è una forte concentrazione di film forti nelle festività natalizie. Ma serve un calendario più organizzato e spalmato per evitare la concentrazione sulle solite date. Come dicevo, ripongo grandi speranze per il 2023, con grandi titoli come Ant Man and the Wasp: Quantumania, Mission Impossible – Dead Reckoning, Fast X, Guardiani della Galassia Vol 3, il nuovo Indiana Jones, senza dimenticare l’attesissimo Oppenheimer di Christopher Nolan, grande sostenitore del formato 70mm. Non vediamo l’ora.

La sala Energia del cinema Arcadia Melzo
Il circuito Arcadia è maestro nel realizzare grandi eventi e anteprime per il pubblico. Cosa rende questi spettacoli così speciali nelle vostre sale?
Direi una molteplicità di fattori. Innanzitutto credo sia sempre determinante elevare l’esperienza theatrical. Eventizzare e spettacolarizzare l’esperienza unica e indimenticabile che il grande schermo regala allo spettatore è sempre stato importante, oggi ancora di più rispetto al passato. Ci piace coinvolgere il nostro pubblico organizzando eventi di grande richiamo, come proiezioni/anteprime in formati speciali (ad esempio, in 70mm), ma anche eventi nell’atrio dei cinema, prima e dopo la visione del film. Penso ai 50 giovani musicisti che hanno suonato dal vivo la colonna sonora di Doctor Strange 2, o al coinvolgimento di una scuola di teatro che ha accolto il pubblico in sala ricreando le atmosfere degli anni 30, prima della proiezione in 70mm di Assassinio sul Nilo. Ma anche alle…
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