Cover Story: La professioniste del cinema italiano 2024

Per il secondo anno consecutivo abbiamo scattato una fotografia delle principali manager dell’industria audiovisiva italiana, anche per riflettere – dati alla mano – su quali strumenti servono per accelerare il passo verso una regia anche al femminile del nostro mercato

Esattamente un anno fa, su queste pagine, auspicavamo un cinema italiano anche a regia femminile. Più film diretti da donne, certo, ma anche e soprattutto più donne dietro “la macchina da presa della nostra industria” con una leadership più equa nelle aziende del settore. Oggi, dodici mesi dopo, abbiamo scattato una nuova fotografia delle principali manager che lavorano nell’industria filmica nostrana: una fotografia che corre il rischio di essere incompleta – e per questo ci scusiamo in anticipo delle dimenticanze – ma che ci pare importante per continuare a dare visibilità al crescente peso delle professioniste del nostro cinema. E per riflettere, dati alla mano, su quali strumenti servono per accelerare ulteriormente il passo verso una effettiva parità di genere nei ruoli apicali del nostro cinema.

QUALCHE DATO

Partiamo allora da qualche dato. O meglio da una data: il 2080. È questo l’anno in cui sarà raggiunta la parità di genere nel cinema europeo. Lo dice il Qualitative study on the place of female directors in Europe, una ricerca qualitativa realizzata dal think tank francese “Le Lab Femmes de Cinéma” sulla base anche dei report dell’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo che analizza la presenza di donne registe mettendola in relazione alle politiche di finanziamento e sostegno all’audiovisivo dei Governi dei vari Paesi.
Nel Vecchio Continente, le registe sono poche, poco pagate e con poco budget. E se negli ultimi anni la situazione sta migliorando, il passo è molto lento: nel periodo 2013-2017 la media era del 20,6%, mentre nel periodo 2018-2022 è del 23,3%. In 10 anni, c’è stata una crescita di soli 3 punti percentuali. Zoomando sull’Italia, gli ultimi dati disponibili pubblicati dal MiC riguardano il 2022 e ci dicono che le registe donne contano per il 13% nei film di finzione, e per il 23% per i documentari che, non a caso, hanno budget inferiori. E a proposito di budget è da segnalare che, su 22 film girati nel biennio 2022-23 con budget superiori a 6 milioni di euro, figurano solo due registe (il 9%): Paola Cortellesi e Alice Rohrwacher. Altri dati da aggiungere per completare il quadro: nel 2021 solo il 19% delle opere beneficiarie degli aiuti alla produzione del MiC era a regia femminile e solo il 17% degli aiuti alla distribuzione.

Detto questo, il 2023 è stato d’altro canto un annus mirabilis per le registe donne in Italia, con C’è ancora domani e Barbie a dominare la classifica dei migliori incassi nei cinema italiani, occupando le due posizioni più alte e arrivando rispettivamente a un box office complessivo di 36,8 milioni di euro e di 32,2 milioni. Due successi storici, dietro ai quali, tuttavia, si fa fatica a trovare altri nomi femminili: il terzo titolo diretto da una regista del 2023 è The Marvels, in 38ª posizione. «Quello di Cortellesi e Greta Gerwig sono sicuramente due casi epocali da festeggiare, ma dai quali non farsi abbagliare» ha dichiarato Domizia De Rosa, presidente di Women in Film, Television & Media Italia. «Secondo i dati di Filmitalia, dei 191 film italiani ultimati nel 2023, 28 erano diretti da registe, dunque solo il 15%. Il 2024 sembra andar meglio perché a maggio la percentuale è salita al 20%. Ad oggi è difficile dire se esiste un “effetto Cortellesi” sul nostro cinema, ma la sensazione è che C’è ancora domani abbia quantomeno dato un impulso di empowerment: da inizio anno abbiamo visto un buon ritmo di uscite a regia femminile, seppur con risultati non sempre ottimali e con un supporto promozionale spesso minimale. La distribuzione è di certo un ambito su cui lavorare: serve anche una maggiore strategia di mercato. Far uscire Flaminia e Gloria! nello stesso giorno, forse, non era la scelta migliore…».

Per quel che riguarda invece la “regia delle aziende”, qui i dati sono più carenti. Esistono pochi studi sulla presenza femminile nelle società cinematografiche (e sarebbe ora invece di indagare questo ambito); tra questi, l’ultima ricerca APA ci dice che “le donne nel management aziendale del core audiovisivo contano per il 23,1% nel 2022”. È poi da segnalare la survey “Gender Equality nell’esercizio, realizzata da Ergo Research nell’ambito del programma di mentoring promosso da Anec LED – Leader Esercenti Donne dove si legge che nell’esercizio italiano c’è sì un rapporto ben bilanciato tra i lavoratori, con le donne al 51% (quota che sale anche al 56% negli uffici), ma le donne nelle posizioni apicali si fermano al 30%, addirittura al 20% nelle organizzazioni più grandi (società che gestiscono più di 6 strutture). Come per gli altri settori extra-cinematografici, gli ambiti dove si concentra maggiormente l’occupazione sono l’amministrazione, la comunicazione e l’organizzazione eventi, mentre c’è una evidente criticità ad abbattere il cosiddetto soffitto di cristallo. Una criticità, d’altro canto, che non è circoscritta al mercato cinematografico e all’Italia: meno dell’8% delle principali società europee ha una Ceo donna e sulle 100 maggiori aziende per capitalizzazione quotate alla Borsa di Milano, solo 5 sono dirette da donne (dati dalla Mappa delle diseguaglianze di genere del 2024 di Flavia Barca).

Come per le registe, anche per le manager si deve puntare alla gestione di budget più alti. «È sotto gli occhi di tutti che la presenza femminile del settore audiovisivo abbia dimensioni importanti» ha dichiarato De Rosa. «Abbiamo anche diverse donne ai vertici. È fondamentale però che a queste leadership corrisponda un effettivo potere decisionale e di spesa. Dobbiamo poi porre attenzione al ricambio delle posizioni apicali: l’Italia è un Paese molto statico, quando bisognerebbe invece progettare i passaggi di testimone coltivando le seconde fasce».

COSA FARE?

Dato il quadro appena descritto, quali sono le urgenze su cui lavorare per accelerare la corsa verso la parità di genere del settore cinematografico? Di sicuro aggiornare la Legge Cinema, come spiega De Rosa: «Serve un booster per accelerare il passo. La crescita è ancora troppo lenta: è scritto nero su bianco nella valutazione di impatto della stessa Legge Cinema (capitolo 9). Il MiC, dunque, ne è ben consapevole. I criteri di premialità nei contributi selettivi e automatici non sono sufficienti. Serve una terapia d’urto, che guardi ad esempio al sistema di quote di genere introdotto in Spagna e al bonus di parità implementato in Francia: strumenti che qui suscitano dibattito, ma che in quei Paesi stanno portando risultati significativi. Questi dispositivi puntano a bilanciare i numeri, sono quindi per loro natura temporanei. Al raggiungimento dell’obiettivo possono essere modificati o addirittura rimossi, se le carriere femminili si sono effettivamente stabilizzate».

Ovviamente serve poi un monitoraggio costante della gender diversity nella governance sia di aziende private sia della pubblica amministrazione, e sarebbe dunque importante richiedere, in fase di applicazione delle domande di contributi pubblici, informazioni sulla composizione di genere delle società richiedenti premiando quelle più eque. Strategico è anche il ruolo dell’Osservatorio della parità di genere del MiC che invece è silente, almeno a livello di studi e verbali pubblicati, da diversi mesi.
Infine, sono sempre di utilità i vari programmi di mentoring (Becoming Maestre di Netflix, LED – Leader Esercenti Donne di Anec, Women’s Cinema Leadership di UNIC, il Network’s Producers’ Mentoring Scheme di EWA) o i progetti che danno visibilità alle professioniste di successo (come il Premio Mina Larocca di Anica).

PERCHÉ FARLO?

Un cinema italiano a regia più femminile ha diversi vantaggi. Più donne registe servono per costruire personaggi meno convenzionali, che hanno mag- giori potenzialità di parlare al pubblico e che combattono quegli stereotipi che depotenziano la voce femminile. Così come più donne alla regia delle azien- de tendono a creare, come dicono le ri- cerche e la nostra esperienza, team di lavoro più inclusivi, con uno sguardo d’azione più ampio e più propensi a sperimentare nuove strade.


A seguire, un elenco – definito dalla redazione – delle Ceo, Presidenti,VP, manager, direttrici commerciali, marketing, sales e responsabili della comunicazione delle principali società italiane del settore cinematografico per gli ambiti di produzione, distribuzione, esercizio, oltre alle istituzioni, film commission e festival più rappresentativi

FRANCESCA ACCORNERO (Responsabile comunicazione di Colorado Film)
OLIVIA ALIGHIERO (Ufficio stampa Studio Punto e Virgola)
TINNY ANDREATTA (Vice Presidente per i contenuti italiani di Netflix e Presidente Unione Editori Media Audiovisivi di ANICA)
SAMANTA ANTONNICOLA (Responsabile produzione cinematografica di Rai Cinema)
PIA ARDOVINO (Media & Partnership manager di The Space)
VALENTINA BERTOLDO (Responsabile editoriale di Picomedia)
MARTA BERTOLINI (Head of Corporate Communications & PR MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo e Corporate Communications & PR Manager di One More Pictures)
FABIA BETTINI (Direttrice artistica di Alice nella Città)
TINA BIANCHI (Segretaria generale di Italian Film Commissions)
BARBARA BLADIER (Distribution Manager di Vision Distribution)
LAURA BLASI (Responsabile commerciale di 01 Distribution)
CRISTINA BOLLA (Presidente di Genova Liguria Film Commission)
LUISA BORELLA (COO di PiperFilm)
BEATRICE BORGIA (Presidente di Film Commission Torino Piemonte)
LUCIA BORGONZONI (Sottosegretaria per la Cultura al MiC)
CRISTIANA CAIMMI (Ufficio Stampa)
CARLOTTA CALORI (Produttrice di Indigo Film)
AURORA CAMPARI (Head of Theatrical, Digital and TV Sales di Vertice 360)
MARTHA CAPELLO (Ceo, Founder di Pegasus)
SANDRA CAPITANO (Direttrice commerciale di Academy Two)
BENEDETTA CAPONI (Head of Theatrical Sales di I Wonder Pictures)
VERA CAPRARO (Communication Manager di The Walt Disney Company Italia)
EMANUELA CEDDIA (Vice President and Head of Marketing di I Wonder Pictures)
MARGHERITA CHITI (International Productions and Affairs di Palomar)
FRANCESCA CIMA (Produttrice di Indigo Film)
ANTONELLA CIOFFI (Media and Marketing Manager Theatrical di The Walt Disney Company Italia)
ISABELLA COCUZZA (Produttrice di Paco Cinematografica)
FRANCESCA COMENCINI (Presidente di 100autori)
TILDE CORSI (Produttrice e fondatrice di R&C Produzioni)
VALERIA COSENZA (Co-founder e Project Manager di Cineventi)
FRANCESCA CUALBU (Chief Operating Officer di Grøenlandia Film)
LUCY DE CRESCENZO (Ceo di Europictures)
DANIELA D’ANTONIO (Ufficio Stampa di Wildside)
PAOLA DELLE FRATTE (Ufficio stampa di Rai Cinema)
LAURA DELLI COLLI (Presidente di SNGCI – Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani)
DOMIZIA DE ROSA (Presidente e socia fondatrice di Women in Film,Television & Media Italia)
PIERA DETASSIS (Presidente e Direttrice artistica Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello)
SONIA DICHTER (Responsabile marketing di 01 Distribution)
GIORGIA DI CRISTO (Marketing Director di Universal Pictures International Italy)
FEDERICA DIOMEI (Marketing Director Paramount Pictures in Eagle Pictures)
MARINELLA DI ROSA (Senior Publicity Manager di Vision Distribution)
MARTA DONZELLI (Produttrice di Vivo Film)
MARIA FALCONE (Media Planning and Promotions Manager in Eagle Pictures)
GIULIANA FANTONI (Esercente, Presidente FICE)
LAURA FUMAGALLI (Esercente Responsabile Marketing & Eventi del circuito Arcadia)
MICAELA FUSCO (Presidente unione esportatori internazionali – UNEFA di Anica)
ALESSIA GARULLI (Vice President Marketing & Distribution Sony Pictures product in Eagle Pictures)
MORENA GENTILE (Ceo & Founder di MG Production)
SILVIA GIOMETTI (Direttrice programmazione di Giometti Cinema)
SABRINA GIOVANNETTI (General Manager & CFO di Be Water)
CRISTINA GONZALEZ GIL (Head of Sales Southern Europe UCI Cinemas) STEFANIA IPPOLITI (Direttrice Toscana Film Commission)
PAOLA LEONARDI (Ufficio stampa di Academy Two)
RAFFAELLA LEONE (AD di Leone Film Group e Presidente/Ceo di Lotus Production)
VALERIA LICURGO (Head of Production Wildside)
BENEDETTA LUCHERINI (Ufficio stampa di Lucherini Pignatelli)
EMMANUELLE LUCIDI (Direttrice commerciale di Lucky Red)
FEDERICA LUCISANO (AD di Lucisano Media Group e IIF)
CRISTIANA MAINARDI (Produttrice e direttrice creativa di Lumière & Co)
PAOLA MALANGA (Direttrice Artistica Festa del Cinema di Roma)
GIORGIA MARCHETTI (Theatrical Marketing Director di Notorious Pictures)
MATILDE ELLA NUVOLA MARINAI (Senior Publicity Manager di Universal Pictures International Italy)

LAURA MARONGIU (Marketing Manager di Notorious Cinemas)
MARINA MARZOTTO (Founder & Senior Partner di Propaganda)
CINZIA MASOTINA (Advisory and Coordination di Visioni Incontra)
PAOLA MAZZAGLIA (Fondatrice e Ceo di Camelot)
MOIRA MAZZANTINI (agente di TNA)
TIZIANA MAZZOLA (Capo ufficio stampa di Medusa Film)
FRANCESCA MEDOLAGO ALBANI (Segretaria generale di Anica)
MARIKA MICALIZZI (Marketing Executive di Lucky Red)
LUCIANA MIGLIAVACCA (presidente di Univideo e di Mustang Entertainment) LUCIA MILAZZOTTO (Director Sales & Marketing di Cinecittà)
LAURA MIRABELLA (Marketing & Communication Director di Vision Distribution)
KATIA MITELLI (Theatrical Sales Director di Notorious Pictures)
SIMONA MONTISCI (Sales Manager di Adler Entertainment)
ANNAMARIA MORELLI (Ceo di The Apartment)
NICOLE MORGANTI (Head of Originals Southern Europe di Amazon MGM Studios)
OLIVIA MUSINI (Produttrice di Cinema Undici)
BIRGIT OBERKOFLER (Head Film Fund & Commission di IDM Film Commission)
PAOLA ONORATI (Direttrice finanziaria e amministrativa di Circuito Cinema)

ALICE PANADA (Head of Mktg. and Theatrical Distribution di Be Water Film)
ANNALISA PAOLICCHI (Responsabile comunicazione di 01 Distribution)
VALENTINA PIERSANTI (Head of Editorial di Be Water Film)
ANASTASIA PLAZZOTTA (Ceo di Wanted Cinema)

ALESSIA POLLI (responsabile editoriale di Grøenlandia Film e Lynn – divisione interamente dedicata alla produzione di progetti a regia femminile)
ANNA POMARA (Responsabile comunicazione, relazioni esterne ed eventi di Rai Cinema)

VIOLA PRESTIERI (Produttrice di Indigo Film)
CRISTINA PRIARONE (Direttrice generale di Roma Lazio Film Commission e Presidente di Italian Film Commissions)
AMELIA PULETTI (Vice President Business and Legal Affairs di Italian International Film – LMG)
MARINA RAVERA (Marketing Manager di Medusa)
ELENA RECCHIA (Head of Production di The Apartment)
DANIELA ROBUSTELLI (Direttrice commerciale di Europictures)
TIZIANA ROCCA (Direttrice generale Filming Italy e fondatrice di Agnus Dei Tiziana Rocca Production)
FRIDA ROMANO (Theatrical Marketing Director di Plaion Pictures)
EMANUELA ROSSI (Produttrice e presidente di Agidi Due)
SONIA ROVAI (Ceo di Wildside)
BARBARA SALABÈ (Executive Chairman di Be Water)
GIUSY SANTORO (Marketing and Communication Director di Propaganda)
FLAVIA SCHIAVI (Ufficio stampa di Studio Punto e Virgola)
CHIARA SBARIGIA (Presidente di Cinecittà e Presidente APA)
EMANUELA SEMERARO (Direttrice marketing di PiperFilm)
ROMINA SUCH (Head of Marketing and Publicity di Grøenlandia Film)
MARIA CAROLINA TERZI (Produttrice e fondatrice di Mad Entertainment e Presidente di Cartoon Italia)
ALESSANDRA TIERI (Ufficio Stampa di Lucky Red)
IRENE TOMIO (Head of Communication & Marketing Local Production di Notorious Pictures)
SUSANNA TORNESELLO (direttrice di Fondazione Sardegna Film Commission)
DONATELLA TOSETTI (Responsabile comunicazione, eventi e stampa di Film Commission Torino Piemonte)
GAIA TRIDENTE (Direttrice del MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo)
MARIA GIUSEPPINA TROCCOLI (Commissario straordinario di Roma Lazio Film Commission)
MARIA GRAZIA VAIRO (Head of Acquisitions and Int’l Co-production Eagle Pictures)
CHIARA VALENTI OMERO (Coordinatrice di Friuli Venezia Giulia Film Commission)
EVA VALLES (Operations Director Southern Europe di UCI Cinemas)
FRANCESCA VIA (General Manager di Fondazione Cinema per Roma)
PATRIZIA WACHTER (Ufficio stampa)

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