Cover Story: Andrea Occhipinti, la grande qualità di Lucky Red

Il presidente Andrea Occhipinti illustra la crescita di Lucky Red, il rafforzamento delle partnership (non ultima quella con Netflix), i film in arrivo e l’incremento dei volumi produttivi per cinema e serial

Di seguito un estratto della cover story dedicata al presidente Andrea Occhipinti pubblicata su Box Office del 30 giugno-15 luglio (n. 12-13). Per leggere il testo integrale clicca QUI, oppure scarica la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o abbonati direttamente alla versione cartacea della rivista.

Non ha esitazioni Andrea Occhipinti, presidente della casa di produzione e distribuzione Lucky Red, nel raccontare l’andamento della società in questi ultimi due anni e mezzo così segnati dall’emergenza sanitaria: «Abbiamo continuato a crescere. Abbiamo valutato nuove sinergie e rafforzato partnership distributive che possono portare veri benefici al mercato». Non solo, infatti, Lucky Red non si è fermata in questa situazione così complessa, ma ha addirittura aumentato il volume delle attività produttive di film per il cinema e di serial, ampliando ulteriormente gli orizzonti e i rapporti con partner italiani e internazionali.

Nel contesto attuale, il pubblico predilige in sala soprattutto la fruizione dei grandi film-evento. È un punto di non ritorno? Quale sarà il futuro per il prodotto medio?
«La buona notizia è che i film-evento stanno registrando risultati straordinari, nel mondo e anche in Italia, in alcuni casi superiori al periodo pre-pandemico. Questo certifica che il theatrical resta uno sfruttamento fondamentale e insostituibile. È naturale che la fruizione riparta soprattutto con i film mainstream, ma c’è un cinema d’autore, americano, europeo, asiatico e proveniente da tutto il mondo, vitale e interessantissimo, come vediamo nei grandi festival cinematografici. Gradualmente anche questo tipo di film tornerà ad essere apprezzato dal pubblico, esattamente come sta avvenendo per i blockbuster americani. Il pubblico adulto, più in target con questa tipologia di cinema, è stato più lento rispetto ai giovani a tornare in sala, ma questo è un problema che riguarda tutti i territori. Non credo che delegherà la propria curiosità di cinema alla fruizione domestica ma continuerà a dare valore all’esperienza condivisa di visione in sala dei film. Lo stesso discorso vale per il cinema italiano. Alcune formule hanno dimostrato una certa stanchezza: è il momento di fare un passo avanti e provare a battere strade nuove e originali. Abbiamo tanti registi e sceneggiatori con sensibilità diverse e grandi interpreti che hanno il potenziale giusto per incuriosire il pubblico».

Com’è uscita Lucky Red da questi due anni e mezzo così segnati dall’emergenza sanitaria?
«La società ha continuato a crescere. Abbiamo valutato nuove sinergie e rafforzato partnership distributive che possono portare veri benefici al mercato. Con Bim è iniziata una collaborazione per la distribuzione commerciale che si è consolidata a Cannes con la co-acquisizione di un film; con Universal abbiamo ampliato l’interazione distribuendo anche alcuni titoli Focus; continua il rapporto con Netflix per l’uscita al cinema di alcuni film selezionati. Abbiamo aumentato il volume di tutte le attività produttive, sia di film per il cinema che di serie, lavorando con importanti player internazionali e italiani. È cresciuta la nostra partecipazione in Circuito Cinema e continuiamo, insieme agli altri soci, il processo di rinnovamento delle nostre sale. Abbiamo preso a modello alcune interessanti realtà inglesi che hanno migliorato la qualità e la varietà dell’offerta».

Come prevede di chiudere il 2022?
«Siamo fiduciosi: abbiamo un listino ricco e variegato. Non abbiamo mai smesso di cercare e pre-acquistare interessanti film americani, asiatici, europei, italiani. Nei festival e mercati più importanti abbiamo la fiducia di produttori e registi, conquistata nel corso degli anni grazie ai risultati ottenuti e alla nostra storia. Questo ci permette di essere sempre più ambiziosi. Dalla ripartenza abbiamo viaggiato a un ritmo sostenuto di uscite, ottenendo un buon successo di pubblico per Il collezionista di carte, L’Arminuta, Io sono Babbo Natale, Zlatan, È stata la mano di Dio. Anche nel 2022 siamo soddisfatti dei risultati di film come Un eroe, Ennio, Una vita in fuga, Finale a sorpresa, Esteno notte. Dal punto di vista produttivo ci sarà un’ulteriore crescita rispetto agli anni precedenti».

Forever Young (Les Amandiers) di Valeria Bruni Tedeschi che Valeria Bruni Tedeschi porterà nei cinema a dicembre

Su quali direttrici si può costruire un percorso di risalita per il mercato cinematografico italiano?
È una domanda complessa perché sono tanti gli aspetti che vanno valutati e affrontati, le storture che vanno corrette, le buone pratiche che andrebbero messe in atto. Sicuramente la qualità e la tipologia dei film che escono al cinema è un tema fondamentale ma è importante anche evitare gli errori di sovrapposizione e le concentrazioni di film italiani nello stesso periodo, come succede ogni anno durante le festività (sette film in due settimane lo scorso Natale). Bisogna rinnovare le strategie di marketing, guardando anche ad alcuni esempi virtuosi che arrivano dal mondo delle piattaforme.
Infine l’estate: non possiamo essere assenti sul mercato per tre mesi, qualcosa si sta muovendo ma serve uno sforzo maggiore. A volte è difficile convincere grandi autori e talent a uscire da aprile ad agosto, dobbiamo avere il coraggio di distribuire film tutto l’anno. Per fare questo, e per cambiare l’abitudine del pubblico, è necessario che i film diventino eventi e lo strumento di svolta può essere un sostanzioso incremento del tax credit nel periodo estivo, in modo da poter contare su risorse importanti per pubblicizzare ogni titolo al meglio e far diventare il nostro mercato come quello del resto del mondo. Per quel che ci riguarda, continuiamo a cercare, sperimentare, osservare con attenzione cosa sceglie il pubblico e come cambia il mercato.

Qual è stato il segreto del successo di Ennio?
Tornatore è riuscito a cogliere in maniera straordinaria l’umanità e la creatività di quel grande genio che è stato Ennio Morricone. Abbiamo capito che avevamo qualcosa di speciale tra le mani e…

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