Le principali associazioni del settore audiovisivo hanno intensificato il confronto con il Ministero della Cultura per sbloccare i contributi automatici fermi dal 2024 e semplificare l’accesso al tax credit. Al centro dell’incontro al Mic, convocato dal sottosegretario con delega al Cinema e Audiovisivo Lucia Borgonzoni, anche le prossime linee guida sull’intelligenza artificiale e le tutele per i lavoratori dello spettacolo.
Al vertice, stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, hanno partecipato anche i rappresentanti dei ministeri di Cultura ed Economia ed è servito per fare il punto sul decreto correttivo appena firmato e per aprire un dialogo sulle criticità che stanno rallentando l’erogazione dei contributi automatici. Secondo quanto emerso, sarebbero circa 40 i milioni bloccati, di cui 16 già disponibili ma non ancora erogati per via della complessità delle procedure. Le imprese hanno quindi trasmesso una proposta di semplificazione alla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo per sbloccare la situazione.
Un altro fronte riguarda la regolamentazione dell’uso dell’intelligenza artificiale nell’audiovisivo. Le linee guida, ha spiegato Borgonzoni, saranno presto pubblicate sul sito del Ministero. «Sono le prime regole che abbiamo messo, ma siamo disposti a metterne anche altre per tutelare attori, sceneggiatori e doppiatori», ha dichiarato, secondo la fonte.
Ampio spazio è stato dedicato anche alle misure per i lavoratori dello spettacolo, con particolare attenzione all’indennità di discontinuità. Il sottosegretario Gianmarco Mazzi ha ricordato al Sole 24 Ore che «la legge 106 del 2022 parla di strumenti di sostegno per i lavoratori dello spettacolo e di indennità di discontinuità, intesa come indennità strutturale e permanente che abbiamo provveduto a introdurre nel 2023 con il dlgs 175 e a migliorare con la legge 207 del 2024. Continueremo a monitorare con Inps e con i propri organi di settore il funzionamento della misura per valutarne gli esiti ed apportare eventuali ulteriori interventi se necessario».
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli nel frattempo è intervenuto sull’argomento anche alla Camera, durante il question time: «L’azione del Ministero è volta a riferire nuovi stimoli alla crescita e tale filiera come recentemente testimoniato anche dal fatto che pochi giorni fa è stato firmato il decreto correttivo del tax credit cinema e audiovisivo, contenente anche previsioni in materia di intelligenza artificiale».
Interrogato dalla deputata Pd Irene Manzi sull’ipotesi di creare un’agenzia o un ministero dedicato all’audiovisivo, Giuli ha risposto: «Le due opzioni saranno nei testi delle proposte di legge, saranno valutate con attenzione nel loro contenuto e nelle loro finalità».
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