Con l’Expo 2015 torna il Mifed?

Citi il Mifed (lo storico mercato cinematografico chiuso ormai da qualche anno) e gli animi si riscaldano. È accaduto anche al Digital Expo del Festival di Venezia. Magari sarà stata solo una provocazione, una boutade o una semplice proposta, ma quando l’assessore alla cultura di Milano, Stefano Boeri, intervenuto nell’ambito del convegno “Cinema: sfida dei mercati esteri” ha dichiarato: “Dobbiamo utilizzare l’Expo 2015 per mettere il sistema audiovisivo in contatto con l’estero; si potrebbe riprendere il Mifed che era un’occasione importante di scambio e di mercato“, si è acceso subito un vivace dibattito. Ha continuato poi Boeri: “L’Expo può essere considerato un turbo che mette in movimento il cinema. Ma Milano non vuole occupare spazi già presi. L’Expo è un grande evento per il Paese e ci potranno essere momenti legati alla promozione del cinema come made in Italy”. Ha subito colto l’occasione Massimo Zanello, sottosegretario alla Regione Lombardia con delega al cinema: “Non si deve pensare al Mifed di vent’anni fa. Piena disponibilità per un progetto nuovo e originale che sia orientato al mercato e che non ricada sulle istituzioni. Ma ci deve essere la volontà degli operatori ad andare in questa direzione”. Anche Gianluca Curti, di Minerva Group, è favorevole: “Due mercati possono convivere tranquillamente; in Francia ce ne sono cinque.Va bene Business Street a Roma che è anche legato al festival. Milano, però, è il cuore della finanza e dell’industria; il Mifed era un valore importante che è stato distrutto da gestioni sbagliate ma gli operatori internazionali lo rimpiangono”. Di parere completamente opposto Roberto Cicutto che di Business Street è il presidente: “Abbiamo perso il Mifed per la nostra insipienza; non lo abbiamo mai collegato alla promozione del made in Italy. Però in Italia ci vuole un solo mercato. Lo si faccia dove funziona meglio ma due mercati non hanno senso. Quello di Roma è in crescita e sta andando bene anche se potrebbe ottenere di più“.