Collettivo Chiaroscuro, nasce il gruppo composto da 74 direttori della fotografia italiani

Dell'associazione presieduta da Paolo Carnera (Suburra, Io Capitano), fanno parte anche Daria D'Antonio (È stata la mano di Dio, Parthenope), Luca Ciuti e molti altri
collettivo chiaroscuro

Decine di direttori e direttrici della fotografia italiani annunciano la nascita di un nuovo progetto volto a costruire un luogo di dialogo sul presente e il futuro della cinematografia locale: il nome scelto è Collettivo Chiaroscuro (CCS) e la sua presentazione si terrà nella serata di sabato 29 giugno 2024 presso il Lanificio di Roma.

Il CCS, formato da DOP di generazioni diverse e con una significativa presenza di giovani e una forte componente femminile, intende segnalarsi come un’associazione e un luogo di scambio di esperienze, di trasmissione dei saperi e delle conoscenze, nonché di sperimentazione sull’immagine cinematografica e di formazione di nuovi talenti.

Durante la serata, verrà esposto il Manifesto e gli obiettivi di Collettivo Chiaroscuro: nel percorso che si vuole intraprendere, le maestranze della fotografia italiane avvertono la necessità di rafforzare il dialogo e le sinergie sia sul piano del linguaggio, sia sui piani della creatività visiva e delle possibilità del racconto. Lo slogan scelto, The Art of Italian Cinematography and Beyond, vuole inoltre essere un impegno a superare i confini tradizionali e esplorare nuove frontiere del cinema.

Il logo del CCS

«Abbiamo fondato il Collettivo per colmare il vuoto di comunicazione tra colleghi autrici e autori della fotografia italiani, per rappresentare la fotografia cinematografica italiana contemporanea, per parlare con i giovani e progettare il futuro, per essere pronti ad affrontare ogni sfida cinematografica italiana e internazionale» ha dichiarato il presidente Paolo Carnera, direttore della fotografia recentemente premiato ai David di Donatello per Io Capitano di Matteo Garrone.

Gli fa eco il vicepresidente Luca Ciuti: «Collettivo Chiaroscuro è un gruppo di direttrici e direttori della fotografia che si sono uniti spinti dalla volontà di confrontarsi, parlare e raccontarsi tra loro e con il mondo esteriore, per dare sfogo a quella voglia di scambio di conoscenze e di esperienze di tutti e per tutti, con la volontà di offrire spazio e ascolto a ognuno indipendentemente dal genere, età ed esperienza».

«Spero che con il tempo il nostro collettivo possa diventare sempre di più un luogo di scambio, confronto e sperimentazione aperto alle colleghe e ai colleghi di tutte le generazioni. Condividere le esperienze e le conoscenze arricchirà e migliorerà il nostro lavoro» ha sottolineato inoltre la vicepresidente Daria D’Antonio, miglior direttrice della fotografia ai David 2022 per È stata la mano di Dio.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del CCS.

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