Decine di direttori e direttrici della fotografia italiani annunciano la nascita di un nuovo progetto volto a costruire un luogo di dialogo sul presente e il futuro della cinematografia locale: il nome scelto è Collettivo Chiaroscuro (CCS) e la sua presentazione si terrà nella serata di sabato 29 giugno 2024 presso il Lanificio di Roma.
Il CCS, formato da DOP di generazioni diverse e con una significativa presenza di giovani e una forte componente femminile, intende segnalarsi come un’associazione e un luogo di scambio di esperienze, di trasmissione dei saperi e delle conoscenze, nonché di sperimentazione sull’immagine cinematografica e di formazione di nuovi talenti.
Durante la serata, verrà esposto il Manifesto e gli obiettivi di Collettivo Chiaroscuro: nel percorso che si vuole intraprendere, le maestranze della fotografia italiane avvertono la necessità di rafforzare il dialogo e le sinergie sia sul piano del linguaggio, sia sui piani della creatività visiva e delle possibilità del racconto. Lo slogan scelto, The Art of Italian Cinematography and Beyond, vuole inoltre essere un impegno a superare i confini tradizionali e esplorare nuove frontiere del cinema.
«Abbiamo fondato il Collettivo per colmare il vuoto di comunicazione tra colleghi autrici e autori della fotografia italiani, per rappresentare la fotografia cinematografica italiana contemporanea, per parlare con i giovani e progettare il futuro, per essere pronti ad affrontare ogni sfida cinematografica italiana e internazionale» ha dichiarato il presidente Paolo Carnera, direttore della fotografia recentemente premiato ai David di Donatello per Io Capitano di Matteo Garrone.
Gli fa eco il vicepresidente Luca Ciuti: «Collettivo Chiaroscuro è un gruppo di direttrici e direttori della fotografia che si sono uniti spinti dalla volontà di confrontarsi, parlare e raccontarsi tra loro e con il mondo esteriore, per dare sfogo a quella voglia di scambio di conoscenze e di esperienze di tutti e per tutti, con la volontà di offrire spazio e ascolto a ognuno indipendentemente dal genere, età ed esperienza».
«Spero che con il tempo il nostro collettivo possa diventare sempre di più un luogo di scambio, confronto e sperimentazione aperto alle colleghe e ai colleghi di tutte le generazioni. Condividere le esperienze e le conoscenze arricchirà e migliorerà il nostro lavoro» ha sottolineato inoltre la vicepresidente Daria D’Antonio, miglior direttrice della fotografia ai David 2022 per È stata la mano di Dio.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del CCS.
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