A perdere maggiormente sono i multiplex con più di 7 schermi che segnano un -73,94% sugli incassi
Inumeri di Cinetel diffusi qualche settimana fa avevano già messo nero su bianco il crollo drammatico del mercato del cinema in sala del 2020 che ha registrato un decremento di più del 71,3% degli incassi e di più del 71% delle presenze (sul prossimo numero di Box Office troverete un approfondimento sui dati). Ora la società che rileva circa il 95% del parco sale italiano ha presentato la sua ricerca completa nella quale è anche tracciato l’andamento dell’esercizio a seconda della tipologia di struttura (monosale, multisale, multiplex). Ecco i principali dati:
• Le “monosale” (il 57% dei complessi e il 20,3% degli schermi totali nazionali) hanno corrisposto il 12% degli incassi del mercato (-60,4% rispetto al 2019) e registrato il 13,4% delle presenze (- 60,7%);
• I complessi con 2-4 schermi (il 23,5% delle strutture per il 22,5% degli schermi nazionali) hanno invece registrato il 17,5% degli incassi (-68,2% rispetto al 2019) e il 18,3% delle presenze (-68,6%);
• Le strutture con un numero tra i 5 e i 7 schermi (il 9,3% dei cinema per il 19,6% degli schermi) hanno guadagnato il 20,3% degli incassi (-71,2% rispetto al 2019) e il 19,8% delle presenze (-71,4%);
• I complessi con più di 7 schermi (il 10,2% delle strutture per il 37,6% degli schermi) hanno infine registrato il 50,2% degli incassi totali (-73,9% rispetto al 2019) e il 48,5% delle presenze complessive del mercato (-73,8%).
Come noto, questi numeri fortemente al ribasso sono stati condizionati dall’emergenza sanitaria che ha determinato la totale chiusura delle sale da domenica 8 marzo 2020. Al 30 di giugno, nei primi 15 giorni successivi alla possibile riapertura, avevano ripreso le attività 168 cinema per 346 schermi (-83,30% e -89,31% rispetto allo stesso periodo del 2019). Nel mese di luglio il numero dei cinema e schermi era salito a 391 e 670 (-50,06% e -77,04% rispetto al 2019) mentre ad agosto, grazie all’uscita di nuovi e importanti titoli, a 730 e 2.315 (-16,28% e -24,62%) per poi stabilizzarsi a settembre e ottobre a poco più di 900 cinema e 2.881 schermi.
Le sale aperte, dal canto loro, non hanno potuto contare su un’offerta forte. Nel 2020 sono stati distribuiti in sala 246 nuovi film di prima programmazione, ben 277 in meno rispetto al 2019. Di questi, 124 erano di produzione o co-produzione italiana: film che sono andati solo in minima parte a sopperire alla grande assenza di prodotto americano. La quota del cinema statunitense è infatti crollata al 28,42% (era del 65,15% nel 2019), per un incasso di circa 51.8 milioni di euro rispetto ai 414.3 milioni nel 2019, ovvero un – 87,48%.
Da segnalare l’allargamento del campione Cinetel che per il 2020 ha aumentato sia il numero di complessi (+86) sia di schermi (+122) per un numero complessivo pari a 1.309 cinema e 3.667 sale. La crescita è stata determinata soprattutto dall’ingresso nel campione, a seguito della promozione del progetto “Moviement Village”, di 152 nuove “arene estive” corrispondenti a 158 schermi aggiuntivi rispetto al 2019.
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