Una distribuzione alternativa per i film di Berlino, Cannes e Venezia rimasti invisibili perché mai venduti. È l’idea annunciata ieri nel corso della Berlinale da Marco Müller, raccolta da alcuni grandi sales agent internazionali, tra cui Celluloid Dreams. “È un’esigenza percepita da molti operatori – spiega il direttore della Mostra di Venezia – e si realizzerebbe con la creazione di una fondazione, che permetta di uscire nelle sale a quelle opere del programma rimaste invisibili; la fetta dei non distribuiti equivale a una buona metà dei partecipanti ai tre principali festival del mondo”. Secondo Müller, l’iniziativa aiuterebbe economicamente quei produttori indipendenti che per partecipare ai festival investono almeno 70/80mila euro a film. “Oggi la crisi è tangibile e molte società non riescono neppure a pagarsi gli spazi nei mercati. Per questo, tra l’altro, ritengo che i mercati attuali siano più che sufficienti e che Venezia non ne abbia bisogno, perché la sua funzione non è di promuovere l’esistente cinematografico ma di mostrare quanto c’è di nuovo”.
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