Cinema: Piemonte, polemica sui Lumiq studios

Come riportato oggi dal quotidiano ‘Il Giornale’, a Torino scoppia il caso dei Lumiq Studios. La società torinese di servizi tecnologici all’avanguardia dedicati al grande schermo, nata nel 1999 nell’ambito del progetto del parco tecnologico Virtual Reality & Multimedia Park, ha ricevuto nel 2006 5 milioni di euro da parte di Comune, Provincia e Regione, tutti amministrati dal centrosinistra, per evitare il fallimento. Ora la giunta comunale di centrosinistra ha deciso di acquisirne l’87% attraverso Multimedia. Alla cordata ha dato la disponibilità anche Finmeccanica con 1,5 milioni di euro a fondo perduto. L’opposizione di centrodestra, per voce di Guido Crosetto, deputato di Forza Italia ha dichiarato: «È un caso di spreco clamoroso di denaro pubblico, con il Comune di Torino a fare la parte del leone nella volontà di tenere in piedi una struttura fallimentare». Il vice sindaco di Torino Tom Dealessandri ha risposto che «questa volta non c’è stato esborso: con l’acquisizione dei Lumiq siamo rientrati in possesso di immobili e tecnologie che ci appartenevano e che erano state date in gestione». Ma secondo le fonti raccolte da ‘Il Giornale’ anche all’interno della Provincia, amministrata dalla maggioranza, non c’è più totale fiducia nel progetto del Virtual Reality & Multimedia Park.

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