Il cinema italiano era al completo ieri al teatro romano Ambra Jovinelli in occasione dell’incontro con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli, con gli onorevoli Vittoria Franco (Ds), Andrea Colasio (Margherita) e con il sottosegretario ai Beni Culturali, Elena Montecchi. L’occasione era quella di presentare il documento “Per una costituente del cinema e della tv”, redatto dal gruppo Centoautori per proporre al Governo alcune linee guida che la nuova legge di sistema dovrebbe prevedere. Ma cosa chiedono gli autori?. “Cerchiamo insieme la maniera di rendere di nuovo fertile il terreno creativo del cinema italiano. Gli autori sono stanchi di essere i bozzoli della propria creatività”, è stata la voce introduttiva di Bernardo Bertolucci in apertura di lavori. In totale sintonia, registi come Carlo Verdone, Daniele Luchetti, Marco Bellocchio, Francesca Comencini ma anche lo sceneggiatore Stefano Rulli, hanno ribadito le esigenze percepite dal settore, sintetizzate in punti fondamentali come l’introduzione di nuovi meccanismi fiscali e di sostegno alla filiera cinematografica e della creazione di serie normative antitrust contro il dualismo Rai-Mediaset per garantire la sopravvivenza alla produzione indipendente. Da parte sua, il Ministro Rutelli ha assicurato che i punti fondamentali su cui si baserà la nuova normativa di sistema per il cinema – prelievo di scopo, tax shelter, creazione del Centro nazionale di cinematografia, correzione della legge 122 – coincidono con “quanto più volte ascoltato e preso sul serio dal settore”, aggiungendo anche che “con una progressione di marcia non gigantesca ma costante, l’obiettivo è quello di dare più forza alla creatività, all’industria e più libertà al cinema italiano”. In questa direzione, Rutelli ha anche invitato il mondo del cinema a formare una propria delegazione che possa lavorare insieme ai politici.
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