Cinema, la quota femminile in Europa è aumentata di solo il 5% dal 2015

Un nuovo report analizza la crescita della presenza femminile e la divisione per ruoli all'interno dell'industria cinematografica
nuovo report sulle donne nel cinema

Un nuovo report dell’European Audiovisual Observatory ha reso note le nuove percentuali relative alla presenza femminile nell’industria del cinema del Vecchio Continente. Numeri che testimoniano sì un passo avanti verso la parità di genere, ma la crescita è molto lenta.

La ricerca include non solo i 27 Paesi dell’Unione Europea, ma anche Albania, Armenia, Bosnia Herzegovina, Georgia, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, Macedonia del Nord, Moldavia, Norvegia, Svizzera, Turchia e Regno Unito. Ciò che è emerso è che dal 2015 al 2023 la “quota rosa” nella produzione cinematografica è passata dal 19% al 24%, un aumento di 5 punti percentuali. Questo primo calcolo considera tutti i ruoli del settore, ma l’analisi scende ancora più nel dettaglio.

nuovo report sulle donne nel cinema

Guardando ruolo per ruolo, infatti, si può scoprire quali sono le posizioni che hanno guadagnato più terreno in questo lasso di tempo. Le registe donne, per cominciare, tra il 2019 e il 2023 hanno rappresentato il 25% del totale, +4% rispetto al periodo 2015-2018 preso in analisi. Si tratta del ruolo che è cresciuto di più in questi anni al pari delle sceneggiatrici, che rappresentano il 29% dell’industria (+4% sul 2015-2018). Incrementi più contenuti sono stati registrati per le produttrici (31% e +2%), direttrici della fotografia (12%, +25), compositrici (10%, +3%) e montatrici (31%, +2%).

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L’Osservatorio si è occupato anche di identificare le cause che stanno rallentando la crescita della proporzione femminile nel cinema e ne sono state identificate tre: c’è una minore percentuale di donne che lavorano come professioniste attive nel settore, ma anche un minor numero di incarichi per le stesse – dal 2019 al 2023 sono diminuite le attività per quasi tutti i ruoli, tranne che per le montatrici (per le registe -15%); inoltre, è stato rilevato che le donne condividono più spesso i propri incarichi rispetto agli uomini, fatta eccezione per sceneggiatrici e produttrici: nel primo caso la percentuale è la stessa degli uomini (74%), nel secondo addirittura inferiore (77% vs 79%). Considerando tutti i ruoli, infine, è emerso che la quota di produzioni europee gestita da un team al femminile ammonta al 10% medio tra il 2019 e il 2023, anche in questo caso un aumento compreso tra il 4-5% rispetto al periodo 2015-2018.

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Altri recenti studi si sono concentrati su temi simili: il think tank francese Lab Femmes de Cinéma ha diffuso uno studio dal titolo “Qualitative study on the place of female directors in Europe”, dal quale è emerso che nonostante i grandi exploit – come ad esempio quello della regista Justine Triet di Anatomia di una caduta nel 2023 – al passo attuale ci vorranno altri 50 anni per raggiungere la parità di genere nel cinema europeo.

Fonte: EAO

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