Cinema: l’Istat traccia l’identikit dello spettatore

Calo di spettatori nelle sale cinematografiche nel 1999 rispetto all’anno precedente, ma si registra un significativo aumento delle presenze al cinema nell’ultimo triennio. Secondo un’indagine condotta dall’Istat su un campione di oltre 20 mila famiglie, ovvero 60 mila individui circa, lo scorso hanno si sono recate al cinema almeno una volta 24 milioni e 250 mila persone, il 45% degli individui di sei anni e più, contro il 47,3% del 1998. Le nuove categorie sociali rivolte al cinema sono operai, lavoratori in proprio e casalinghe, mentre tra imprenditori, dirigenti e professionisti la percentuale di spettatori si è mantenuta stabile. Fra i non occupati, la percentuale più alta riguarda gli studenti (85,1% nel 1999). Diminuisce la differenza tra il tasso di partecipazione maschile e quello femminile: il primo passa dal 45,4% del 1996 al 47,7% del 1999, mentre il secondo cresce dal 38,7% al 42,4%. La fascia di età dai 20 ai 24 anni risulta essere la più coinvolta. La frequenza più assidua riguarda le persone con titolo di studio più elevato: il 69,5% dei laureati. La maggiore frequenza nelle sale si registra al Centro (50%) rispetto al 46,6% del Nord-ovest, 41,5 % del Nord-est e 41,8% delle Isole. La regione italiana in cui si, va più al cinema è il Lazio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it