Arrivano segnali non esattamente positivi per l’industria cinematografica e televisiva della California, Hollywood compresa. Stando al più recente rapporto dell’Otis College sulla Creative Economi, il settore sul territorio ha visto segnali di ripresa nel 2024, aggiungendo circa 15.000 posti di lavoro dopo la dura contrazione causata dagli scioperi del 2023. Tuttavia, sono ancora lontani i livelli occupazionali pre-sciopero.
Sebbene la situazione stia migliorando, solo un quarto dei posti di lavoro persi dopo il 2022, quando sono stati raggiunti i massimi livelli, è stato recuperato. Nel complesso, l’occupazione nell’industria cinematografica e televisiva in California è scesa del 20% rispetto al 2022. La California rimane la principale forza dell’industria dell’intrattenimento negli Stati Uniti, rappresentando il 35% dei posti di lavoro nel cinema, nella TV e nel suono e un quarto di tutti i nuovi lavori nei media – ma qualche preoccupazione c’è.
Il rapporto solleva infatti un interrogativo importante: l’industria sta entrando in una “nuova normalità”, caratterizzata da livelli di occupazione e produzione inferiori rispetto agli anni precedenti allo sciopero? I dati dell’ufficio FilmLA, che gestisce i permessi per le riprese, indicano che la produzione in California ha raggiunto nel 2024 un minimo storico di 23.480 giornate di riprese, un calo significativo rispetto alla media di 37.624 giornate tra il 2017 e il 2022 (escludendo il 2020, quando la pandemia fermò i set).
Le cause di questa crisi occupazionale e produttiva sono molteplici. Nel 2022, gli studi hanno ridotto drasticamente i budget per la produzione, in seguito a una lunga corsa per produrre contenuti originali per le piattaforme di streaming. Il rallentamento dei costi post-sciopero ha spinto le produzioni a cercare alternative più economiche, spostandosi verso altre regioni che offrono incentivi fiscali più vantaggiosi.
In risposta a questa “fuga” di produzioni, i legislatori californiani stanno cercando di riformare il programma statale di sgravi fiscali per attrarre nuovamente i grandi progetti. Il piano prevede un aumento del limite degli sgravi da 330 a 750 milioni di dollari all’anno, con un incremento del credito al 35%. Inoltre, saranno incluse nuove tipologie di produzioni, come serie tv brevi, contenuti animati e progetti non sceneggiati. Non è ancora chiaro però se queste misure riusciranno a invertire la tendenza, vista la drastica riduzione delle riprese a Los Angeles negli ultimi due anni.
Fonte: THR
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