Sono circa 21 le case di produzioni francesi che hanno chiesto chiarimenti al governo in merito alla politica di sostegno della produzione e dei rapporti tra televisioni e produttori. Lo scorso settembre i produttori avevano infatti acccettato una revisione di tali rapporti anche in vista della prossima approvazione della legge sulla tv del futuro. Il decreto però non è stato ancora firmato dal ministro della Cultura e della comunicazione francese, Christine Albanel. La mancata firma indica, a detta dei produttori, un sostegno ai canali commerciali a loro danno. La riforma proposta e sulla quale i produttori avevano dato disponbilità di trattative, prevede un abbassamento degli obblighi di investimento per le reti nella produzione nazionale, maggiore detenzione dei diritti audiovisivi e dei mandati di vendita delle opere finanziate, e un investimento da parte dei canali del 16% del loro giro d’affari in opere francesi.
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